Guida al noir rurale cinese contemporaneo


Questa lista vuole introdurre il lettore non ad un genere definito e specifico, ma in un contesto di cinema ancora vivo (parliamo circa del lasso di tempo tra il 2010 e il 2020), circoscritto da alcuni temi comuni, e che attualmente (nel momento in cui pubblichiamo la lista) è una delle visioni cinematografiche più interessanti del presente. Vi raccontiamo il cinema cinese, in bilico tra cinema d'autore, indipendente e low budget, ambientato fuori dalle grandi città, che sfrutta le maestose scenografie della provincia e il lato più oscuro del paese. Un cinema che ha generato grandi film che hanno avuto la loro finestra naturale e il loro trampolino di visibilità ai maggiori Festival internazionali. Come potete notare dai link sotto, della maggior parte dei titoli citati potete trovare anche la singola recensione approfondita all'interno del nostro portale.

Registi:

Jia Zhangke. Il più fortunato e noto dei registi citati, Leone d'Oro a Venezia e premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes. Di lui vanno recuperati senza remore Il Tocco del Peccato (2013), Al di là delle Montagne (2015) e I Figli del Fiume Giallo (2018).

Diao Yinan. Dopo l'Orso d'Oro a Berlino sembra aver trovato un perfetto equilibro tra poetica personale e contatto con il pubblico. Imperdibili Fuochi d'artificio in Pieno Giorno (2014) e Il Lago delle Oche Selvatiche (2019).

Film:

-The Ditch (Wang Bing, 2010) Se pensavate che bonificare il deserto del Gobi a mani nude potesse essere divertente questo film vi dimostra il contrario. Non propriamente un noir ma le atmosfere sono quelle là.

-People Mountain People Sea (Cai Shang-jun, 2011) Marcescente noir sconvolgente, Leone d'Argento a Venezia.

-Lethal Hostage (Cheng Er, 2012). Dal regista di Mr. Six, un film molto “scritto”, complesso, di polso, coerente, con una sceneggiatura tesa e frammentata basata su ellissi, blocchi scomposti, flashback.

-Red Amnesia (Wang Xiaoshuai, 2014). Particolarissimo film di un regista ormai veterano.

-The Coffin in the Mountain (Xin Yukun, 2015). Dal regista di Wrath of Silence, un vero puzzle narrativo di scrittura.

-Crosscurrent (Yang Chao, 2016). Stranissimo viaggio mistico fluviale con una delle opere di fotografia più incredibile che vi capiterà di vedere nella vita.

-Free and Easy (Geng Jun, 2016). Stessa zona geografica di Fuochi d'Artificio in Pieno Giorno, più che un noir una commedia nera grottesca arrotolata su sé stessa con bei tocchi di surreale.

-Mountain Cry (Larry Yang Zi, 2016). Ambientato negli '80, stesse zone (ma bucoliche) de Il Tocco del Peccato, un oggetto duro sul contesto della comunità isolata.

-The Donor (Zang Xi-Chuan, 2017). Un inusuale dramma diretto da un assistente alla regia di Zhang Yimou, vincitore del Festival di Torino 2016.

-Silent Mist (Zhang Miaoyan, 2017). Film invisibile, low budget, ai limiti dell'astratto, sorta di nebbioso thriller ambientato in una "Venezia" cinese rurale.

-Wrath of Silence (Xin Yukun, 2017) Il regista di The Coffin in the Mountain con un budget più alto e un senso del thriller più popolare, film decisamente più accessibile. 

-Have a Nice Day (Liu Jian, 2017). Film pulp di animazione, corale e "tarantiniano" ma con lo stile grafico del cinema del coreano Yeon Sang-ho.

-The Looming Storm (Dong Yue, 2017) Thriller puro con buon budget, altamente di intrattenimento, forse il film più popolare della lista. Stupendo, a tratti simile ad un corrispettivo coreano.

-Ghost in the Mountains (Yang Heng, 2017) Opera straordinaria e narrativamente sorprendente, dal ritmo ovattato e cacofonico, un oggetto incredibile.

-An Elephant Sitting Still (Hu Bo, 2018) Capolavoro di un regista scomparso prematuramente, tour de force morale, insopportabile per uno spettatore che necessita di continui stimoli per riuscire a godere di una grande storia.

-The Road not Taken (Tang Gaopeng, 2018). Road movie agrodolce, quasi un film di Kitano.

Bonus laterali:

-Mr. Six (Guan Hu, 2015). Siamo a Pechino ma le atmosfere ricordano molto quelle dei film citati sopra. Il film è bellissimo, ricco e assolutamente popolare.

-My Beloved Bodyguard (Sammo Hung, 2016) Per il suo ritorno alla regia Sammo sceglie un paese all'estremo nord est ai confini con la Russia.

-A Better Tomorrow 2018 (Ding Sheng, 2018). Il remake del film di Woo è brutto ma è ambientato a nord est in una zona periferica molto pittoresca.