Tokyo Syndrome


Tokyo SyndromeLe Nuove Frontiere dell'Horror Giapponese

Indice generale:

-Introduzione
-Hideo Nakata: entità spettarli
-Takashi Miike: oltre il confine
-Kiyoshi Kurosawa: identità perdute
-Takashi Shimizu: le radici del terrore
-Shinya Tsukamoto: la crisi della postmodernità
-Altri sintomi d’orrore
-Appendice

Negli ultimi anni i distributori, senza alcuna cognizione di causa (e senza che si possa individuare un criterio qualitativo nelle scelte dei film), hanno finalmente iniziato a proporre anche nelle nostre sale pellicole asiatiche, in particolare del genere horror. Soprattutto chi si è appassionato o anche solo interessato a tale cinematografia da poco tempo, rischia di farsi un’idea perlomeno distorta. Il pericolo dell’identificazione dell’horror asiatico (in questo caso specifico, quello giapponese) con la sterile ripetizione di stereotipi narrativi e visuali è, se non già avvenuta, un rischio concreto. Si sentiva la necessità di un testo in lingua italiana che facesse un po’ di ordine nella confusione perpetrata ai danni dell’ignaro spettatore. Ben venga allora questo libro di Alessio Gradogna e Fabio Tasso, che fa il punto della situazione. Il testo molto scorrevole e scritto con competenza non ostentata, analizza le opere horror dei registi Tsukamoto, Miike, Shimizu, Kurosawa, Nakata (il sesto capitolo si dedica ad altri sei film di significativa importanza per il genere) tentando di spiegare l’esplosione e affermazione del “fenomeno J-Horror”, tanto da scatenare un’ondata incontrollata di remake.
Un libro pensato soprattutto per chi da poco si è avvicinato al genere (in quest’ottica l’acquisto è senz’altro consigliato), ma che risulta una piacevole, anche se non essenziale, lettura per gli appassionati di lunga data.

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Comunicato ufficiale

The Ring, The Grudge, Dark Water, Battle Royale, Tetsuo, The Call, Audition, Kairo, Ichi the Killer ... una nuova cultura ha sconvolto il nostro immaginario. La sindrome giapponese è entrata nei nostri costumi e ha restituito nuova linfa al cinema horror.

Un nuovo modo di dipingere, con maestria, le paure ancestrali dell’uomo.

Il libro analizza l’esplosione e l’affermazione di questo fenomeno, passandone in rassegna gli autori più significativi e i film di più alto valore artistico e simbolico, cercando i punti in comune tra le diverse tipologie di rappresentazione dell’orrore, e cercando di costituire una piccola guida sia per i seguaci del genere, sia per chi si avvicina per la prima volta a questo filone. Il tutto con una scrittura fluida e scorrevole, così da poter essere di facile lettura sia per gli addetti ai lavori sia per i semplici appassionati.

Capitoli dedicati a Hideo Nakata, Takashi Miike, Kiyoshi Kurosawa, Takashi Shimizu e Shinya Tsukamoto, con interviste, biografie, e un’accurata analisi dei loro film più significativi. Inoltre un ulteriore capitolo dedicato ad altri film di grande valore, più un’appendice con filmografie e schede tecniche dei film citati.

Gli autori

Alessio Gradogna, nato in provincia di Vercelli nel 1978, è laureato in Lettere presso l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. Critico cinematografico, redattore di varie riviste specialistiche, inviato stampa in numerosi festival, nel 2004 ha vinto il Premio nazionale “Giovane e Innocente”. Attualmente collabora con le riviste “Effetto Notte On Line” di Torino e “Sentieri Selvaggi” di Roma.

Fabio Tasso, nato a Torino nel 1975, è laureato al Dams di Bologna. Da molti anni redattore e traduttore per diverse case editrici, inviato stampa in numerosi festival, attualmente collabora con le riviste di cinema “Sentieri Selvaggi” e “Drammaturgia” e con il portale di arte “Exibart”.

Tokyo Syndrome è stato presentato durante il Pesaro Horror Festival e al Ravenna Nightmare Film Festival, è stato citato nelle pagine di Film Tv (la più importante rivista di cinema italiana), ed è distribuito in tutte le librerie specialistiche d’Italia.