Jackie Chan
Attore, regista, uomo di cinema.
Finally in Italy! Era dal ’95 che il tornado Jackie Chan non metteva piede nel Belpaese e lo fa oggi, nella vetrina della Mostra del Cinema di Venezia, per presentare la commedia sentimentale Rob-b-Hood, ennesima rivisitazione di Tre Scapoli e un Bebè (già remake del francese Tre Uomini e una Culla), terza volta con Benny Chan alla regia, in cui duetta nientemeno che con Michael Hui, Louis Koo e Yuen Biao. Jackie è un fiume in piena, polemico verso le produzioni americane e straripante pace e amore verso gli uomini di buona volontà.
Asian Feast: Jackie, tu ti consideri come un clown moderno?
Jackie Chan: In un certo qual modo si può dire di sì ma quando sto per accettare un film sto molto attento a quello che devo fare, che devo dire, a che tipo di personaggio devo interpretare. Mi chiedono sempre di interpretare gli stessi ruoli, soprattutto in America, e mai la parte del cattivo. Ecco perchè non voglio più fare film in America. Quello di questo film, Rob-b-Hood, è un cattivo veramente fatto bene. A me piace interpretare i cattivi e non solo il poliziotto o il simpaticone della situazione. Mi piacciono le sfide nuove e in America non ti danno possibilità del genere. Spendono miliardi su miliardi per fare il nuovo film con Jackie Chan ma non capiscono nulla perchè non sono altro che businnessmen e se va bene Rush Hour allora fanno Rush Hour 2 e 3. Se Tuxedo non va bene, non ti chiamano più. Il Giro del Mondo non va bene e non ti chiamano più. Perchè il film deve essere un "Jackie Chan movie" e basta. Police Story 1, 2, 3, 4, 5, Drunken Master. Preferisco fare un brutto film con un bel personaggio cattivo ed avere più libertà creativa. Se vedete questo film, interpreto un buon personaggio cattivo. Non è solo combattere, combattere, combattere. Uso un bambino per raccontare una storia. Il bambino fa capire che tutti possono avere amore. C'è tanto odio in giro, la gente vede tanto odio, lotte, guerre e il mondo va avanti ugualmente. Non capisco. Non possiamo avere più amore? E' una cosa che ho detto sempre. Questo mondo in cui viviamo adesso ha bisogno di più amore. Perchè tutte queste guerre? Perchè tutti queste bombe umane suicide? Perchè tutti questi fatti spiacevoli che viviamo?
AF: Quanto è importante nella tua vita il senso dell'umorismo?
JC: Molto importante. Quando faccio un film per me è importante portare il sorriso sul volto del mio pubblico, dei miei fans, i ragazzi che vogliono imitarmi e sono pieni di amore. Questo mi rende felice. E' importante che tante persone diverse in paesi diversi possano divertirsi con le mie performance. Un giorno sono a Parigi a vedere delle location per Rush Hour 3 e vedo gente da Iran, Iraq, Russia. Mi stupisco che gente dell'Afghanistan, Iran, Iraq mi conosca. Questo mi rende felice. Non solo i cinesi ma tutti conoscono Jackie Chan (ride ndr). A volte scopro di avere fan in paesi di cui non conosco neanche l'esistenza. Gente da piccoli paesini in Africa sono miei fan e io non li conosco. Ho esaudito il mio sogno. Questo è quello che volevo essere. Quando ho iniziato volevo riunire il mondo e ce l'ho fatta.
AF: Tu sei il miglior regista di te stesso. Quando ritornerai a dirigere un film?
JC: Il prossimo film che farò lo dirigo io, ma non posso parlarne.
AF: Suvvia, una piccola anticipazione?
JC: Allora, sarà una specie di Armour of God III. La storia non c'entra molto con Armour of God ma sarà incentrato sulla ricerca di un tesoro, un film d'avventura. Lo dirigo io.
AF: Ma quindi lo farai adesso?
JC: Ci sono due film che avevo intenzione di fare con Zhang Yimou. Ho scritto due sceneggiature. Parlavamo da tempo con Zhang di produrre un film insieme. Gli ho proposto alcune cose che non gli sono piaciute. Lui le ha proposte a me ma non mi piacevano. Poi gli ho detto "adesso ti racconto una storia" e lui è rimasto estasiato. Il giorno dopo stavamo già organizzando tutto. E lui ha detto che potevo dirigerlo solo io. Non vedo l'ora. Adoro questo film. Credo che inizieremo nel 2007 e lo finiremo nel 2008. In quell'anno ci saranno le Olimpiadi da noi e nulla è più importante delle Olimpiadi. Io ho detto che ero d'accordo sul fatto di fermare il film perchè le Olimpiadi sono un evento importante per la nazione e quindi le riprese riprenderanno dopo le Olimpiadi. Adesso intanto andrò a vedere le location.
AF: Ora che i tuoi figli sono cresciuti hai fatto un film in cui accudisci un bambino. Quest'esperienza ti ha ricordato la tua infanzia?
JC: Quando ho fatto Rob-b-Hood sapevo che mi mancava qualcosa. Nella mia vita sono andato a scuola ogni giorno per prendere i miei figli da buon padre perchè ho voluto fare molte cose buone per la mia famiglia, per il cinema cinese e la cultura cinese e l'ho fatto. Sono cosciente di aver fatto tante cose. Ma in questo film ho scoperto che c'era qualcosa di più difficile e cioè essere una madre. Non è facile e per questo ho molto rispetto per le donne che un giorno diventeranno madri. Ho scritto una canzone con dei miei amici che si chiama "Mamma, papà, dite qualcosa" che è per tutti i genitori del mondo. E' perchè sappiano che apprezzo quello che fanno per i propri figli.
AF: Riesci a immaginare la tua vita senza arti marziali?
JC: Non lo so. Forse avrei fatto il medico. Ma no, non credo. Io sono molto fortunato. Non tutti gli artisti che conoscono le arti marziali hanno il mio successo. Ricordo a scuola di recitazione che c'erano molti bravi attori che conoscevano le arti marziali e avevano talento ma sono tutti scomparsi. Io ci sono ancora. Sono stato fortunato perchè la mia arte ha fatto il giro del mondo e la conoscono in molte culture, perfino quella musulmana,
AF: Dunque alla fine come ti consideri di più, un eroe, una popstar oppure una folle star d'azione?
JC: Credo di essere una folle star d'azione. Sono folle, questo è sicuro. Dal cinema action ho imparato molto. Dall'action ho imparato come aiutare la gente. Ho creato la “Jackie Chan Foundation” per i bambini che non possono andare a scuola. Abbiamo aperto 70 scuole in Cina per aiutarli e loro credono io sia un eroe. Ma io non sono un eroe. Voglio che capiscano che i veri eroi sono le persone normali che fanno una vita normale e lavorano sodo.
Foto:
Immagini da Rob-b-Hood: