Mahjong Heroes

Voto dell'autore: 3/5

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Mahjong HeroesUn boss del gioco d'azzardo di Hong Kong padrone di decine di sale e di tutto il racket locale decide che è giunto il momento di abdicare il trono. Lascia che sia il talento a scegliere il proprio successore. Entro una data prefissata due persone si batteranno a mahjong conquistandosi con la vittoria anche l'impero dell'uomo. I due prescelti sono la donna dell'uomo (Betty Ting Pei), magistrale giocatrice ma al contempo doppiogiochista legata anche sentimentalmente con un losco figuro dalle sordide mire (Yueh Hua), e suo nipote, un giovane senza una minima esperienza nell'universo del gioco. Inizierà così un duro allenamento pittoresco e maniacale volto a rafforzare corpo e mente. Il primo maestro è un buffo e geniale drunken sifu, prontamente corrotto dai nemici a colpi di alcool e violenza. Il secondo maestro sarà un vero e proprio eroe del gioco d'azzardo interpretato da Patrick Tse.

E così si crea un super film di Natale. Ottimo esempio ed ottimo esemplare del cinema sui giocatori d'azzardo Mahjong Heroes esce lo stesso anno del per certi versi simile Challenge of the Gamesters di Wong Jing, inaugurando un nuovo modello di cinema che di lì a poco diventerà un vero e proprio sottogenere del cinema di Hong Kong.
Tutto l'allenamento per certi versi surreale per diventare un campione proviene diretto dal cinema di arti marziali e dalle 36 camere di Liu Chia-liang, in un film che nonostante l'estrema regionalità dell'argomento trattato (il mahjong) riesce ad essere universale e a far respirare un'aria di cinema anni '70 e '80 molto viva e partecipe. Ottimamente dirette tutte le sequenze di gioco, complesse, ipnotiche ma sempre votate alla più immediata chiarezza espositiva. Carisma a fiumi emanano i volti dei protagonisti, tutti in ruolo. Un ottimo film, piacevole e fondamentale per i fans delle pellicole sul gioco d'azzardo.