New Gods: Nezha Reborn

Voto dell'autore: 4/5

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Abbiamo scritto più volte come il presente del cinema sia in Cina. Aggiungiamo oggi che ogni vero appassionato di cinema dovrebbe guardare i film cinesi del presente. E non perché siano belli o brutti. O non solo. Escono ottimi film in Corea come in Giappone, come nel resto del mondo.

Ma perché abbiamo l'occasione di vivere la storia in diretta. Il cinema cinese del presente è quello di cui parleranno i libri di storia del cinema tra 50 anni. Un'enorme mutazione, una costruzione di un assetto innovativo mai visto prima. La struttura, la presenza e in pratica i numeri hanno ormai sostituito quelli del ripetitivo e polveroso cinema hollywoodiano. L'immaginario e il mercato si amplieranno nei prossimi anni. Ma è qui e adesso che si ha la possibilità di vivere qualcosa di totalmente nuovo. Scriviamo questa premessa perché seguiamo con continuità il presente di questo cinema. E guardando questo film abbiamo ricevuto un'emozione nuova.

Per un attimo qualcosa si è mosso dentro e questo qualcosa non lo vivevamo da quando eravamo davvero piccoli. La consapevolezza inaspettata di emozioni classiche ma con un immaginario totalmente nuovo, libero, ed euforico. Abbiamo vissuto emozioni che non avvertivamo da decenni da quando tutto ci sembrava grande e meraviglioso, mai visto prima. Questo film è riuscito a fare piazza pulita di tutti i pregressi culturali che avevamo e a fornirci un qualcosa di totalmente nuovo. Un cinema per ragazzi (ma fino a che punto poi? Ci torneremo dopo) vivo, vergine, stimolante, intelligente e libero.

Mentre lo studio Coloroom Picture lavorava ad un film sulle origini del personaggio di Nezha, nel film omonimo, diventando il secondo maggiore incasso nella storia del cinema cinese, un altro studio parallelamente lavorava a questo Nezha Reborn, ovvero una vicenda che narra di una inconsapevole reincarnazione della divinità in una sorta di presente/futuro cyberpunk.

E il target è sicuramente più adulto visto che seppur con personaggi ricorrenti, provenienti dall'origine letteraria (i volumi Investiture of the Gods del sedicesimo secolo scritti da Xu Zhonglin), quelli di questo film conoscono fin troppo bene la morte, l'omicidio, il lutto, la vendetta, il sesso, e fumano e bevono come mai sarebbe ormai possibile in un film occidentale per ragazzi.

Visivamente al primo impatto Nezha Reborn sembra un oggetto di animazione della Square Enix, in stile Final Fantasy, anche se l'animazione è meno naturalistica e più dotata di movenze ritmate da oggetto ironico. Ma c'è ben poco di ironico tra sequenze d'azione monumentali, svolte narrative ben gestite e luttuose e personaggi di ottima entità. 

Il regista Zhao Ji e lo studio Light Chaser Animation Studios che avevano già collaborato nel precedente White Snake hanno impiegato quattro anni a portare a termine l'opera costruendo delle scenografie esaltanti a metà strada tra la Manhattan degli anni '30 e Shanghai, quest'ultima introdotta con lo stesso tocco romantico usato da Stephen Chow nei confronti dello "Pig Sty Alley" di Kung Fu Hustle.

Il film è uscito in coda al fortunato capodanno cinese 2021 facendo incassi medi (circa 50 milioni di euro) e finendo poi distribuito fuori dalla Cina sulla piattaforma Netflix. Una visione affascinante e sorprendente che consigliamo a tutti.