The Triumphant General Rouge

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The Triumphant General RougeNel 2008 al Far East Film Festival avevamo visto The Glorious Team Batista; l’anno successivo Nakamura Yoshihiro ci presenta il seguito di quella produzione. Tornano i due protagonisti e torna la stessa ricetta che aveva funzionato nel film precedente. Il cinema giapponese ama la serialità e ci si trova a suo agio. Spesso si tratta di storie tratte da manga già famosissimi, con attori di richiamo, molto noti al pubblico dei drama tv. In questo caso la formula è collaudata con due professionisti come Takeuchi Yuko, (la dottoressa Taguchi, già vista anche in Midnight Eagle diretto da Izuru Narushima, blockbuster d’azione del 2007 con Sanada Hiroyuki) e Abe Hiroshi, il funzionario del ministero  Shiratori, che nella sua carriera d’attore si destreggia come ottimo protagonista tanto di serie tv quanto di film commerciali di buon livello come questo, o d’essai come Still Walking di Koreeda. The Triumphant General Rouge è un medical thriller di stampo assolutamente televisivo e nulla di più. Ben recitato, ben realizzato, ma assolutamente piatto e decisamente senza tensione, a volte anche inutilmente retorico. Non manca l’ironia, non manca l’attualità, tutto fila liscio, ma non c’è quel qualcosa, quell’elemento, che sollevi l’operazione dalla mediocrità. Anche il medico corrotto, il “generale labbra rosse” del titolo, ossessionato dal desiderio di salvare quante più vite possibile durante emergenze straordinarie, non colpisce più di tanto. I due personaggi principali sono simpatici, ma esaurite le schermaglie, i dialoghi e le battute acide fra i due non rimane molto. Mase Yasuhiro, il produttore, nel tentativo  di spiegare quale sia la principale differenza nel suo modo di operare tra un instant movie come questo e un film premiato con l’Oscar come Departures, non ha avuto molto da dire, è solo una questione di tempi, film come questi vanno girati in fretta. Si deve solo sfruttare al meglio uno spunto di attualità come in questo caso i guasti del sistema sanitario nipponico, un argomento sentito e dibattuto dall’opinione pubblica, che garantisca la riuscita commerciale dell’operazione. Spesso i risultati sono questi, nessuna inventiva, colpi di scena inesistenti,  prevedibilità e scarso senso dell’ironia, cast di richiamo e maestranze di ottimo livello sottoutilizzati. Per la cronaca, non vi sveliamo molto della trama, un omicidio di un rappresentante di una ditta farmaceutica fa partire le indagini su eventuali malversazioni nel pronto soccorso di una delle cliniche universitarie giapponesi più prestigiose. Tutti si riscatteranno intervenendo quando si verificherà un grave incidente aereo.