Guida Strategica ad Hong Kong


Intro.

Volevamo scrivere di Hong Kong. Che fare? Un diario di viaggio? Già pubblicato, personalmente eravamo così euforici e quindi ci saremmo dimenticato 2000 aneddoti. Allora? Seguire il nostro carattere e fare un’accozzaglia di chiacchiere nella speranza che venisse fuori qualcosa di piacevole e utile (e di attitudine un po’ cinematografica). Alla fine abbiamo dato alla cosa la forma delle soluzioni di un videogioco. Se Hong Kong è il capitolo 1 di un gioco di ruolo per PS o PS2 o PSX, noi abbiamo pubblicato i trucchi e le soluzioni, oltre a dare un po’ di mappe del gioco e a rivelare qualche zona e arma segreta. Tutto quello scritto sotto, e ci teniamo a sottolinearlo, è relativo ad un viaggio fatto in febbraio 2005, e in pieni festeggiamenti da capodanno lunare. Quindi non è detto che in un altro periodo la città sia una copia identica di quella da noi descritta, né tanto meno che già tra un mese troverete la stessa Hong Kong vissuta da noi, visto che l’agglomerato urbano è in continuo e prepotente cambiamento. Quindi si tratta di chiacchiere, aneddoti e consigli basati sulla nostra esperienza e perché no, sui nostri errori. Buon viaggio e beati voi che partite, e attenzione, Hong Kong può essere pericolosa. Si, crea dipendenza.
Premete ‘start’ e iniziate a giocare.

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Parte discorsiva introduttiva.

Hong Kong è bellissima, molto varia, enorme ma al contempo molto piccola. Spesso vi troverete a percorrere intere zone e parti di città a piedi senza accorgervene. La cosa incredibile è che soprattutto nel nord dell’isola ad ogni chilometro sembra di trovarsi in una città diversa e composta di un numero enorme di livelli siano essi urbani, lavorativi, turistici e sociali. Alla fine la massa geografica della città non è così piccola, ma le zone che frequenterete di più si possono vivere facilmente a piedi ma anche saltare a volo sui mezzi pubblici dà delle notevoli soddisfazioni (vedi dopo sezione Mezzi pubblici).
La nostra Hong Kong (quella relativa alla nostra emotività) è divisa nelle seguenti sezioni:

  • Isola di Hong Kong (Nord e Sud) + Victoria’s Peak
  • Sud della penisola (Kowloon ossia la somma di Tsim Cha Tsui, Mongkok, Yau Ma tei)
  • Nuovi territori
  • Isole

Nord dell’isola:
E’ la parte della città di cui ci siamo perdutamente innamorati e la parte in cui abbiamo anche pernottato (prima a Wanchai, poi a Causeway Bay). Lontana quel che basta dall’ “altra parte” ossia la zona ultraturistica di Tsim Cha Tsui sulla penisola, garantisce ancora un’immersione nella vecchia Hong Kong, dove magari riuscirete a sentire la parte più pura della città senza però avvertire la mancanza della Hong Kong futuristica e dedita allo shopping. Si, perché come già accennato ogni chilometro della parte nord dell’isola è una città diversa dalla precedente. Ogni quartiere un’esperienza e questa cosa la avvertirete subito. Potete partire da dove volete, da est (Causeway Bay), ovest (Sheung Wan e oltre) o dal centro, l’esperienza sarà comunque esaltante. Ne uscirete frastornati e innamorati.
Wanchai è una strana zona, di giorno abbastanza tranquilla, di notte pullula di locali occidentali, night club con prostitute immigrate sulla porta che invitano i passanti all’interno (noi eravamo in coppia e la signorina ci comunica che “questa sera possono entrare anche le donne!!!”). Incredibilmente anche ogni bordello o nightclub ha fuori dall’ingresso il proprio altarino. Nonostante tutto, come il resto della città è tranquillissimo, sia quando pullula di gente che in piena notte quando ci sono meno persone in giro (suggestivo!!). Albergando lì però capitava talvolta a notte fonda di udire urla e rumori stile triadi alla Young & Dangerous e successive sirene in arrivo (v. Sicurezza e pulizia).
Il sud dell’isola è leggermente meno avveniristico e c’è possibilità di trovare ristorantini, piccoli centri urbani, i famosi ristoranti galleggianti (come il Jumbo), qualche pittoresco cimitero, spiaggette che di estate soffrono la sovrapopolazione.


Sud della penisola:
Pronti? Via, infilatevi nella più grossa trappola da turisti del mondo, dove tutti lavorano più o meno legalmente, dove vi spacciano i rolex falsi, droga, elettronica che poi non potete riportarvi a casa, qualsiasi cosa, mastodontici supermercati, le Chungking Mansion (ossia il set del film Hong Kong Express di Wong Kar-wai), il Kowloon Park, i mercati e mercatini, Temple Street, la promenade, l’avenue of stars, il Peninsula Hotel, Nathan Road, il Cultural Centre, migliaia di persone ovunque, l’afa e l’aria condizionata, le fishball, metro, metro, tram, metro….attenzione, assuefazione assicurata.


Nuovi Territori:
Lo sapevo. Siete fuggiti da Kowloon e vi dirigete verso la Cina. Cercate calma e qualche grattacielo a specchi in meno. Questa è una zona enorme, più placida e con tantissime cose da vedere. Ci stiamo avvicinando alla Cina e si nota. C’è l’imbarazzo della scelta e vi serve il treno. Consultate una guida seria e scegliete dove andare.


Isole:
Le isole vengono sempre consigliate come oasi dove rilassarsi, ricettacoli di splendida vegetazione e luoghi un po’ distanti dalla civiltà e dove gli affitti costano molto meno. Prati, passeggiate, spiaggette a pochi minuti di ferry dalla città. Lantau, la maggiore di queste isole, ospita aereoporto, il villaggio dei pescatori di Tai O e il Buddha gigante con annesso Monastero di Po Lin. Prima di andare a letto la notte guardate la TV e informatevi sul tempo del giorno successivo. Se si prospetta nebbia e maltempo e il mattino successivo ne avete la riprova non partite per Lantau. Quando siamo andati noi c’era così tanta nebbia che il Buddha gigante sarebbe potuto essere sia Godzilla che Cthulhu vista la scarsa visibilità nonostante fossi a pochi metri da lui. All’interno del Buddha c’è anche un piccolo altarino dedicato ad Anita Mui.

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Appena arrivati: aeroporto

Ed eccovi nel bel aereoporto di Hong Kong, premiato come “aeroporto dell’anno” nel 2004 (stiamo ipotizzando che siate arrivati in aereo, se siete arrivati in moto o altro tutta questa parte non ha nessuna utilità). Capacitatevi che voi siete ancora a posto, quella cosa che vi sta assaltando è solo umidità, recuperate la vostra valigia e precipitatevi alla bancarellina (la troverete per forza mentre uscite altrimenti seguite le chiarissime indicazioni) dell’ Hong Kong Tourism Board. Fate incetta di mappe, volantini sul cibo, alberghi, luoghi e tutti gli eventi presenti nel vostro periodo di permanenza (tutti opuscoli gratuiti che vi serviranno) e se avete domande imbarazzanti (tipo quelle che avevamo noi) chiedetele pure in inglese alla graziosa pulzella che lavora lì (per i maschietti sarà il primo approccio con le bellezze cinesi). Dopodichè, se urge andate in bagno, e poi fuggite da quel posto dove tutto costa 4 volte tanto che in città. Avete due scelte per arrivare in albergo, casa o sotto il ponte in cui dormirete: Autobus (a due piani!!!) o metropolitana. Con entrambi subirete un trauma economico e spenderete sui 5-10 € e vi farete l’idea che ad HK i trasporti costino tanto e da lì vi terrete lontanissimi da ogni cosa a più ruote pubblica. Errore. Costano solo i trasporti da/per l’aereoporto, poi in città TUTTI i mezzi pubblici costano una miseria. L’autobus è speciale perché ha la zona per contenere i bagagli (non cercatela fuori, è dentro!!!), la metro costa tanto perché ci mette metà tempo rispetto all’autobus ad arrivare in città ed è bellissima con tanto di televisorino personalizzato incastonato in ogni sedile. Noi abbiamo esordito con l’autobus e per l’andata mi sento di consigliarlo.

 

  • Autobus: Ma si, all’andata prendete lui, ci metterete un po’ a fare i biglietti senza perdervi (la biglietteria è FUORI dall’aereoporto a sinistra (seguite le indicazioni) ma ne vale la pena. Vi trovate sull’isola di Lantau, quindi l’autobus ci metterà un’oretta quasi ad arrivare in città, ma prendetevela calma, spingete un po’ sulla fila (lo fanno anche loro, no problem) e cercate di salire tra i primi, correte di corsa al secondo piano (l’autobus è a due piani) e spiaccicatevi sui vetri avanti e godetevela. Vedrete zone brutte, zone boscose, mare, palazzoni grigiastri, e poi il ponte sospeso più lungo del mondo, fino a che comincerete a intravedere lei, la città e improvvisamente vi troverete in mezzo ad un traffico infernale nel bel mezzo della città che siete venuti a vivere!!! Se avete la fortuna di farvela al tramonto non la dimenticherete più.
  • Metropolitana: Sembra quasi il treno di Resident Evil 2, è bellissima, linda, iper rapida (ci mettete metà tempo rispetto all’autobus) e una parte del tragitto, la parte finale, la più bella è sottoterra. Sono poche le fermate e se non abitate lì vicino dovrete poi cambiare mezzi con le valigie (che potranno salire?).

Noi continuiamo a consigliare autobus per l’andata, metro al ritorno.

  • Terza opzione, Taxi: non collaudato.

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A piedi

Come già detto, soprattutto la parte nord dell’isola si fa tutta a piedi (magari in due o tre giorni diversi, eh!), un po’ meno il sud della penisola che va diviso in più puntate e secondo interessi. Quando siete stanchi le alternative sono due, o infilarvi in un locale a bere o mangiare qualcosa (e riposare quindi le stanche membra) o sedervi da qualche parte. Se vi infilate in un locale a mangiare o bere non preoccupatevi dell’ora, ci sarà sempre qualcuno visto che ad Hong Kong mangiano e bevono a qualsiasi ora del giorno e della notte, non fanno altro che mangiare. Se volete invece sedervi in giro, guardatevi intorno, non sempre è permesso sedersi ovunque. Sbirciate se c’è già qualcuno seduto su quel pezzo di marmo (la filippine sono garanzia di zona bivacco!!!) e poi accomodatevi. Tenete d’occhio sulla mappa i parchi e i giardinetti. Ad Hong Kong non troverete facilmente delle panchine dove sedervi, ma i parchi e i giardinetti ne sono pieni. Scegliete i parchetti e i giardinetti più piccoli per fermarvi a riposare le gambe dieci minuti (ne avrete bisogno, datemi retta) perché TUTTI quelli grandi (v. sezione Missioni secondarie) meritano delle visite dedicate solo a loro. Così vi riposerete e nel contempo vedrete un angoletto della città pieno di alberi esotici e bizzarri. Se siete in fase shopping,anche i grandi magazzini spesso hanno qualche bella panchina dove crollare.

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Toilette

Se vi portate una donna dietro (garanzia di alta frequenza delle toilette) o se siete voi stesse delle donne o se improvvisamente urge un bagno, non è necessario infilarsi in modo imbarazzante in un Mc Donald’s solo per devastargli la toilette, infilatevi in un grande magazzino. I grandi magazzini sono pieni di bagni e di grandi magazzini ce ne sono uno ogni 100 metri (se vedete persone non in giacca e cravatta che entrano in massa in un grattacielo fatto di vetro, sicuramente è un grande magazzino). Non fatevi scrupoli ad entrare ovunque, al peggio fate l’aria del turista sbadato ed uscite, non vi lincia nessuno e con i turisti sono tutti molto carini. Nel villaggio dei pescatori di Tai O ci sono moltissimi bagni pubblici. Non temete di dover pagare qualcosa per fare pipì, non siete in Italia e non ho visto nemmeno un bagno a pagamento. Talvolta troverete dei bagni bellissimi (ne abbiamo visto uno che ci volevamo portare a casa in un bel ristorante che faceva cucina Shichuan!!) ma il bagno potrebbe essere anche una simpatica esperienza pittoresca (quindi quando potete e la cosa non vi fa perdere tempo andate!!!). Se potete tenerla, non perdete tempo e godetevi la città, se siete in un ristorante a mangiare allora approfittatene anche per andare in bagno, magari avrete delle sorprese. Noi in un BEL ristorante siamo andato al bagno ed ecco la scena:
Ci avviamo alla classica porta, la apriamo e non troviamo il bagno ma uno di quei tipici “vicoli ciechi malfamati” buio e umidiccio pieno di secchi colmi di stoviglie sporche, un po’ alla Silent Hill, in fondo una lucina e un cantuccio con un water e un lavandino. Troverete di solito carta per le mani e carta igienica.

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Mezzi pubblici

Bellissimi. Da provare tutti e tutti molto economici. Ecco la classifica di economicità dal più economico al meno (italiani, prendere esempio per favore…):

  • Tram a due piani
  • Minibus
  • Autobus a due piani
  • Metro e treno (a seconda dei percorsi)
  • Taxi

 

  • Il tram a due piani è bellissimo, ed una esperienza unica per vecchi romantici. Percorre SOLO tutto il nord dell’isola in due sole direzioni (da est a ovest e viceversa con una deviazione per Happy Walley che sono quelli che non dovete prendere). Saltateci al volo dando un occhio che sia per la direzione giusta. Prendetelo subito dopo cena, salite al secondo piano, se c’è spazio piazzatevi in testa e commuovetevi godendovi piano piano dall’alto la vita notturna di Hong Kong, le luci, la gente, i mezzi, sobbalzando sui binari tra cigolii, lasciandovi cullare dalla campanellina di allarme del mezzo o quella epilettica dei semafori. Quando siete sazi scendete. Ovunque andate costa sempre 2 HK$ (20 cent di euro), quindi appena le gambe vi crollano saltate al volo. PERO’! I primi tre mezzi che ho menzionato si pagano al momento e pretendono i soldi precisi. Nel tram si sale dal retro attraverso un cancelletto e si esce dal davanti. Quando capite più o meno che è il momento di scendere preparatevi per tempo. Arrivati all’uscita di fianco all’autista dovete mettere le monetine dentro una fessura che le manda davanti un vetrino trasparente. Il conduttore guarda che siano giusti e poi li fa cadere in un box manualmente. Quindi dovete avere i soldi giusti. Altrimenti vi tocca metterne di più e nessuno vi darà resto. Al massimo riceverete un’alzata di spalle dell’autista.
  • Il minibus è un piccolo bus color crema che contiene pochissimi passeggeri, l’autista è un potenziale serial killer e corre sfrecciando tra il traffico. Stesso metodo di pagamento ma ha solo un ingresso/uscita.
  • Autobus. Vale la stessa storia del tram a binari, con la differenza che questo mezzo non ha una traiettoria limitata e viaggia per tutta HK. Fondamentale per arrivare al sud dell’isola o per muoversi a Lantau.
  • Metropolitana e treno necessitano invece di biglietto da vidimare come in tutte le metro del mondo. Non buttate il biglietto perché vi serve anche per uscire. I biglietti si fanno in comode macchinette poste all’interno delle stazioni, danno il resto e sono divise tra quelle che accettano anche banconote e quelle che prendono solo monete.

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