Il Monastero Stregato


ilmonasterostregatoIl giudice Dee è un personaggio storico realmente vissuto in Cina dal 630 al 700, che divenne famoso come investigatore e risolutore di enigmi lasciando il suo nome inciso nelle cronache dell’epoca. Lo scrittore olandese Robert Van Gulik, esperto sinologo, diplomatico e studioso, ne prende in prestito la figura e la inserisce all’interno dei suoi romanzi di fantasia rendendolo una sorta di Sherlock Holmes asiatico.
Finalmente dopo anni di attesa alcune delle sue opere vengono tradotte adeguatamente in Italia dalla O Barra O Edizioni. Questo Il Monastero Stregato è una sorta de Il Nome della Rosa in anticipo sui tempi, se non nelle dinamiche narrative, almeno nelle sensazioni e nelle atmosfere evocate, seppur di ambientazione cinese.

Il giudice Dee e il suo assistente Tao Gan sono costretti da un temporale a fermarsi in un grande monastero taoista per trascorrere la notte. Ma una bizzarra visione notturna, frammista a misteri luttuosi e insoluti lì avvenuti inaugurano un lungo percorso di indagine e scoperte che riveleranno raccapriccianti retroscena della vita monastica del luogo.

Scritto con mano capace e fluida, senza cadere mai troppo nell’esotismo e insistendo spesso sulle radicate tendenze confuciane del personaggio il romanzo non lesina nel sangue e in una sessualità spesso morbosa. Meccanismi narrativi, svolte e enigmi risolti spesso in maniera ingenuamente automatica, rivelano sezioni particolarmente ispirate e suggestive. All’interno, alcune illustrazioni, dalla  mappa del monastero in questione ad alcune “pitture” a corredo del testo riprodotte dallo stesso autore in stile cinese del sedicesimo secolo.
Vista la produzione di un nuovo film basato sul personaggio in questione e diretto dal maestro Tsui Hark (Detective Dee), questi romanzi si possono rivelare una lettura fondamentale per avvicinarsi con maggiore consapevolezza e competenza al film.