Lo Squalificato


lo squalificatoSeguendo un percorso quasi automatico viene spontaneo dopo aver letto il capolavoro di Dazai, Il Sole si Spegne, passare al gemello Lo Squalificato. Stile simile, forte aura evidente di autobiografismo, fonti esterne (là lettere e pagine di diari, qua dei taccuini ritrovati) messe su carta.

Narrata è la vita dissoluta di Yozo, ragazzo estraneo alle grandi maree storiche e sociali alla ricerca ma al contempo ad una fuga dallo stato di integrazione; recita un personaggio che osserva quasi antropologicamente il mondo che ruota, una visione quasi Imamuriana del mondo, squalificato dall'umanità che riesce comunque a tenere sotto controllo. Solo dopo che troppo tempo è trascorso, questo mondo inizia a sfuggirgli di mano e l'abuso di alcol prima e droghe poi arriveranno al suo nucleo illuminandolo di glaciali consapevolezze. Davvero una lettura speculare dell'altra opera citata che colpiva maggiormente grazie all'afflato corale e alla maggiore presenza di figure femminili sferzate dai mali del mondo in un contesto forse più sentito, universale ed “epico”. Quasi uno spin off che si focalizza su un unico personaggio.

Rimane comunque una grande opera di un grande autore assolutamente da (ri)scoprire e leggere, uno dei testi e dei personaggi più importanti del ventesimo secolo, fondamentale in Giappone, morto suicida, come tanti scrittori del periodo, lo stesso anno in cui scrisse questo volume.