A Colt is my Passport

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A Colt is my PassportAltro capolavoro della Nikkatsu proiettato al Far East e che merita di essere recuperato al più presto. Curiosamente anche A Colt is my Passport, come Season of Heat, è un film decisamente fuori dagli stilemi Nikkatsu Action, che fa a meno del tipico moodstyle, cosi spesso presente.

Shishido Jo è un Killer che dopo aver ucciso il capo di una banda rivale è in fuga, insieme ad un amico, dagli scagnozzi che lo stanno cercando. Riesce a nascondersi vicino al porto, ma quando tenta di scappare su una nave succederà qualcosa che gli farà cambiare idea …e dal mare si passa al deserto …

Detta cosi la sceneggiatura di Yamada Nobuo (ancora lui!) sembra poca cosa, ma nelle mani di Nobura diventa un gioiello di rara bellezza. Il finale epico, assolutamente geniale e in pieno stile Sergio Leone (o Corbucci come preferite), con una colonna sonora che ricalca in pieno quelle di Morricone, sarebbe da studiare nelle scuole di cinema. Il tutto senza sembrare una banale copia, anche perché l’ironia cosi spesso presente nei due maestri italiani è qui totalmente assente. Personalmente il killer, strepitosamente interpretato da Shishido Jo, ci ricorda alcuni personaggi analoghi di Bronson o dei film di Melville, per la freddezza e apparente mancanza di emozionalità con la quale agisce. Nel finale però scopriamo che non è cosi. Shishido Jo considera A Colt is my Passport uno dei film più belli di quelli interpretati da lui per la Nikkatsu. Visto che ne ha girati circa 160 l’affermazione parla per se. Spesso un buffone, qui non ci regala neanche mezzo sorriso. Bellissima la fotografia in bianconero. Qualcuno diceva, giustamente, che John Woo alcuni di questi film li deve aver visti. Grandissimo.