Caught in Time

Voto dell'autore: 2/5

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Caught in Time è il secondo film di Lau Ho-leung, regista del buon Two Thumbs Up ed è un vistoso passo indietro. Un budget maggiore rivela come gli spigoli, e gli elementi “storti” del primo film non fossero a questo punto scelte stilistiche. I problemi sono -come sempre- di una sceneggiatura banale ma soprattuto farneticante che sbaglia tutti i tempi respingendo ogni empatia nei confronti di qualsivoglia personaggio e interesse nella storia. Vicende sentimentali introdotte troppo tardi, arresti e svolte senza motivazioni valide, tempi diluiti e poi accelerati in maniera grossolana.

Il film riesce quindi ad avanzare solo grazie alle violentissime rapine in banca e relativi scontri con la polizia, sequenze di azione urbana fortunatamente ben gestite ed efficaci. Sono date in mano a Johnny Tang Shui-Wa, coreografo relativamente giovane e con un numero ancora ridotto di titoli alle spalle.

Un poliziotto appena arrivato in servizio in una città cinese “sventa” una rapina, viene catturato dai rapinatori e poi rilasciato malamente. Tra i due inizia il classico gioco del gatto con il topo. Ma i rapinatori, banda ben organizzata, rigorosa e spietata non si fa nessun problema ad usare i civili come scudi umani, bambini inclusi. Sparatorie stradali continue e furiose allietano il film dall’inizio alla fine, costruite grazie al lavoro di ben quattro montatori.

Film che sarà ricordato maggiormente per i due protagonisti, il villain interpretato da Daniel Wu con una acconciatura discutibile e Wang Qian-Yuan (The Eight Hundred) nei panni del vendicativo poliziotto. Wu, ormai fuori dal ruolo di belloccio che l’ha caratterizzato da giovane funziona in quello del personaggio problematico e complesso ma nulla può di fronte ad una sceneggiatura che ne devasta la portata attoriale. Sul finale, ambientato in una sauna, i due sono parzialmente nudi ed hanno dovuto affrontare lunghe sessioni di allenamento per ottenere la giusta massa muscolare e l’atletismo per affrontare la sequenza di lotta. Ricordato buffamente per la quantità record di armi e proiettili a salve utilizzati nel film Caught in Time si è posizionato con ottimi incassi tra i titoli in vetta al botteghino del 2020 in Cina.