Curiosity Kills the Cat

Voto dell'autore: 3/5

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Curiosity Kills the CatUna delle più belle sorprese dell'edizione 2007 del FEFF è stata sicuramente questo Curiosity, una pellicola proveniente dalla Cina continentale, che fa ben sperare sulla produzione futura della Repubblica Popolare.

La trama narra di una donna che vive in un lussuosissimo complesso residenziale, vittima di una serie di atti di vandalismo (graffi sulla carrozzeria della sua auto, secchiate di vernice rossa); forse suo marito ne sa più di quanto voglia far credere.

Il film sorprende per diversi motivi: stilistici, formali, contenutistici; già dai titoli di testa (realizzati con uno splendido compositing in cui si alternano sequenze del film ad animazioni in computer graphics) si percepisce l'estrema cura impiegata nella realizzazione, così da ottenere un film dalle aspirazioni internazionali. Tutto è studiato nei minimi dettagli: le scenografie, gli oggetti di décor, i costumi degli attori ed i loro movimenti nello spazio filmico; detta così potrebbe suonare come una delle tante operazioni pseudo artistiche e pesantemente barocche provenienti dalla Cina ed invece tutto scorre con fluidità, la grande quantità di dettagli fortemente caratterizzati non appesantisce il risultato finale.

La cosa che sorprende di più a proposito di questo film è il soggetto: uno spaccato feroce sui "nuovi ricchi" cinesi e la loro influenza sulle classi meno abbienti, raccontato come un noir metropolitano in cui la trama viene scomposta e riproposta più volte dal punto di vista dei diversi personaggi e, man mano, i dettagli aumentano e cambiano di significato fino ad andare a completare questo affresco fatto di avidità, solitudine e morte.

Lo stesso regista si diceva stupito di essere riuscito a realizzare una pellicola del genere senza incorrere nelle restrizioni imposte dalla censura, perché, al di là dei meriti estetici, l'impietosità delle conclusioni a cui la storia arriva, dovrebbe risultare fastidiosa a qualunque tipo regime.