Ghost Delivery

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Ghost DeliverySiamo sempre più convinti che la Thailandia sia la vera scoperta cinematografica del nuovo millennio e vada tenuta attentamente sott'occhio. Anche in campo horror ci ha saputo spesso sorprendere piacevolmente, con film tesi ma perennemente venati di ironia come il folle Body Jumper di Haeman Chatemee (2001) o l'incredibile Buppha Ratree (2003) di Yuthlert Sippapak (uscito in sala una settimana prima), una commedia parodia che fa più paura dei modelli originari. In tutti questi titoli viene sempre messa in scena un'umanità deforme, varia e animalesca, personaggi "mostruosamente" felliniani in rotta di collisione con la paura.
Anche qua il punto di partenza è lo stesso ma il risultato finale non è assolutamente all'altezza. Si respira aria di Bloody Mallory e quindi, di rimbalzo, di Buffy, la 3D abbonda, e la qualità visiva è convincente. Il resto però non regge. Se gli attori e le attrici sono tutti bravi e belli (più belli che bravi) la regia è davvero semi amatoriale, casuale, dotata di davvero poche idee oltretutto stereotipate e cerca di chiamare il 118 del montaggio che, poveraccio, tenta di salvare la baracca con il risultato di una frammentarietà fastidiosa e non funzionale. Bisognerebbe per legge impedire che il montaggio non lineare cada nelle mani delle forze del male perchè il risultato sarebbe inevitabilmente Ghost Delivery; e non è bene. Immancabili le solite inquadrature cool e i movimenti "ritoccati" alla Matrix mentre un Pinhead, cenobita di Hellraiser, dopo essere stato adottato da Hong Kong negli anni novanta nel Cat III Eternal Evil of Asia, arriva a fare una comparsata illegale anche qua.
I bei titoli di testa sembrano provenire dai vicini di casa Pang Bros, mentre subito dopo si esordisce con una bella parodia di Ring. Seguono puntuali citazioni di Ring, Kairo, Korei et similia mentre verbalmente vengono evocati proprio i film dei Pang Bros. Anche la sceneggiatura non aiuta, corale, confusa, mette in scena Piroyan (l'idolo Ananda Everingham), un ragazzo, leader di un agenzia di fantasmi a domicilio e la sua segretaria fantasma transessuale di colore che assolda spettri incazzati e li invia dove il cliente vuole tramite TV e computer. La sua strada incrocerà quella di un demone che ha posseduto un corpo di un umano e il suo stuolo di fantasmi elettrici.
Non c'è da aspettarsi chissà quale sviluppo geniale della trama, è tutto qui. Un occasione decisamente mancata.