Krrish 3

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Sette anni dopo Krrish e dieci dopo Koi...Mil Gaya esce nelle sale indiane Krrish 3, il terzo capitolo della saga. Per fare chiarezza, Krrish 2 nominalmente non esiste. Il primo capitolo della saga è Koi...Mil Gaya, il secondo Krrish e il terzo Krrish 3.

Sequel diretto del precedente titolo, mette appunto di nuovo in scena Krrish ormai supereroe a tempo pieno, senza nemici, atto a salvare il popolo dai problemi e pericoli naturali di tutti i giorni. La sua compagna è incinta e suo padre, ormai uno scienziato referenziato, sta lavorando ad un dispositivo che tramite rifrazione della luce dovrebbe essere capace di riportare in vita gli organismi defunti. Senza risultati.

All'improvviso un virus letale esplode in Africa ma prontamente una misteriosa casa farmaceutica ne fornisce il vaccino. Fino a che lo stesso virus esploderà in pieno centro urbano indiano. Dietro alla casa farmaceutica c'è Kaal (Vivek Oberoi) scienziato costretto su una sedia a rotelle, dotato di poteri esp e in cerca di un rimedio per i propri impedimenti fisici. Al contempo ha creato dei mutanti, metà uomo e metà animale, atti a servirlo e a portare morte e distruzione nel paese. Come nel precedente capitolo il film garantisce un twist macroscopico quando ci si avvicina al finale.

Krrish 3 è un upgrade monumentale del precedente capitolo con forse meno azione ma a livelli ben più mastodontici, tra il super eroe che salta al volo sugli aerei di linea in cielo fino al finale catastrofico in cui i personaggi si lanciano tra di loro grattacieli e radono al suolo mezza città tramite i loro corpi.

Certo, come al solito la narrazione in India, specie in questa tipologia di film, ha un approccio rispetto al nostro molto più candido e retorico e la sceneggiatura è ingenua e semplicissima, ma la lunga durata del film, mai noiosa, riesce comunque magistralmente a rendere imprevedibili alcune svolte rilevanti. Se poi ci aggiungiamo l'epica tipica di questo cinema e tutto lo scontro finale deflagrante e distruttivo il film ne esce in maniera sicuramente positiva anche se il precedente capitolo era forse più compatto e riuscito.

I vari mutanti e supereroi nemici sono forse poco competitivi ma la bellezza e il carisma delle attrici è come al solito altissimo, ipnotico, tale da fare sfigurare quello di qualsiasi attrice di qualunque altra cinematografia (in questo capitolo oltre alla compagna di Krishna interpretata da Priyanka Chopra, fa buona mostra di sé la sensuale Kangana Ranaut nei panni della mutante Kaya, donna ibridata con un camaleonte capace di assumere forma e sembianza di ogni essere umano).

La presenza confermata del coreografo di Hong Kong, il maestro Ching Siu-tung (Storia di Fantasmi Cinesi), garantisce buona azione comunque filtrata e devastata da tonnellate di effetti digitali di alterna fattura.

Nota di merito anche per il protagonista Hrithik Roshan, ormai talentuoso e capace di muoversi a proprio agio dal ruolo del bellissimo supereroe "palestrato" a quello di suo padre, appesantito, invecchiato e claudicante.

Krrish è un cinema ingenuo e delicato, per un pubblico ancora affascinato da gesti semplici e sentimenti nobili, inoffensivo ma pregno di un'epica assolutamente sopra la media e di totale intrattenimento onesto.