Legend of Deification

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Senza necessariamente prendere in esame la storica e gloriosa animazione del lontano passato, né quella del vicino, guardando solo al presente di cui parliamo solitamente, anche in questo caso, la Cina è giunta ad un livello di altissima caratura.

Come per il resto della cinematografia locale, sono bastati un quindici, vent'anni di prove, tentativi e crescita fino a giungere ormai ad una posizione di ottimo livello qualitativo. C'è stato dietro un lungo lavoro, inizialmente di imitazione, soprattutto visiva, di quella statunitense che poi lentamente è virata ad uno sguardo più vicino a quella giapponese, mantenendo però -fortunatamente- una forte impronta culturale locale.

E poi in un pugno di anni, il boom. Il successo di Monkey King: Hero Is Back poteva apparire “facile” visto il materiale di partenza, ma poi Big Fish and Begonia, White Snake, L.O.R.D: Legend of Ravaging Dynasties fino ad arrivare a Ne Zha che si è rivelato un trend setting con 700 milioni di incasso diventando secondo film della storia in patria (al momento della sua uscita). Tutti titoli fortemente legati al folklore e mitologia locali.

Da qui la Coloroom Picture, sorta di costola per l'animazione della Enlight Media, che ha deciso di  mettere subito in produzione un numero sconsiderato di film d'animazione di diverso genere e fattura e per target diversificati. Ne Zha si presenta quindi come primo capitolo di un universo cinematografico (Fengshen Cinematic Universe) liberamente ispirato ai volumi Investiture of the Gods del sedicesimo secolo scritti da Xu Zhonglin.

Se Ne Zha era innegabilmente divertente e ben fatto, per certi versi restava un progetto ancora medio e permeato di una personalità non particolarmente vistosa. Con Jiang Ziya / Legend of Deification però la questione cambia drasticamente.

Rispetto all'adorabile Nezha il target sembra essersi fatto più maturo e l'occhio anziché guardare alla Pixar si è maggiormente indirizzato al lirismo di Miyazaki. Ma con, e lo ripetiamo, una fortissima impronta locale. Che in parte può apparire demotivante per un pubblico poco incline alle vicende epiche e gigantiste della mitologia cinese (shenmo) che sono ancora più complesse di quelle di un wuxia o di un fantasy medio.

Jiang Ziya è un immortale cacciato dal cielo quando decide di non abbattere uno spirito volpe al cui interno aveva visto un innocente. Sulla terra incontrerà una ragazza simile a quella che aveva difeso e la seguirà in un viaggio in cui prima o poi dovrà scontrarsi proprio con il potentissimo demone di cui sopra.

Alternando in testa e in coda stili antitetici di animazione particolarmente stimolanti, il resto della metrica è realizzato in una "classica" computer grafica che se a tratti fornisce fondali troppo statici, raggiunge però vette di lirismo con estrema continuità e un senso del visivo di qualità elevatissima. Carico di perturbante, di sacrificio, lutto, del tema della morte corrente, di ammiccamenti tale da allontanarlo dal cinema per ragazzi medio occidentale Legend of Deification è ben scritto, ben diretto, con un'ottima caratterizzazione dei personaggi e una resa visiva di cui abbiamo già parlato contestualmente al film Yin-Yang Master: Dream of Eternity; qualcosa di estremamente vicino alla pittura cinese e qualcosa di estremamente personale, già marca semantica riconoscibile del fantasy cinese contemporaneo.

Penalizzato dal covid è stato un ottimo incasso anche se non all'altezza di Nezha che ha guadagnato più del doppio; speriamo che questo risultato non vada ad influenzare le scelte espressive dei prossimi film della Coloroom Picture perché Jiang Ziya si rivela uno straordinario punto di arrivo dell'animazione cinese e un'ottima opera per l'animazione contemporanea, oltre ad aver costruito un personaggio irresistibile e già iconico che in uno dei numerosi easter egg in coda al film (come già avvenuto in Nezha), si trova a duettare con i personaggi del precedente film.

Una piccola nota in coda sul presente. Nel capodanno cinese 2021, dopo tre titoli attesissimi in testa, si sono scontrati al botteghino ben due film di animazione, Boonie Bears:The Wild Life e New Gods: Nezha Reborn, a confermare il periodo fortemente fortunato per l'animazione locale.