Lucky Dog

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Lucky DogSolitamente per il sottoscritto i film cinesi che raccontano storie di vita quotidiana sono una palla, con i loro tempi, le loro pause infinite e i loro momenti deprimenti. Ecco, Lucky Dog, per fortuna è una piacevole eccezione.

Wang è un irresistibile ottimista nella vita e come da buon cinese medio, dopo 40 anni di onorato servizio nelle ferrovie come meccanico si ritira e va in pensione. Malgrado ciò però non si perderà di certo d’animo e cercherà in qualche modo di sbarcare il lunario e di essere utile ancora alla società. Si troverà però ad affrontare parecchie difficoltà visto che la sua città sta piano piano cambiando e non è più tutto come una volta, la moglie poi è da tempo malata in ospedale e il rapporto con i propri figli non è certo dei migliori.

A dispetto di queste premesse però si potrebbe inquadrare questo Lucky Dog come un road movie cittadino, in cui seguiremo Wang per un intera giornata mentre gironzola con la sua bicicletta per la propria città e in cui farà incontri abbastanza bizzarri e divertenti. Si fermerà a parlare con vecchi amici, cercherà di entrare in una compagnia teatrale tentando di realizzare un suo vecchio sogno, rimpiazzerà un guidatore di risciò, parteciperà ad un gioco a premi, affrontando sempre tutto con una positività e vitalità ancora di un ragazzino. Uno scorcio molto vero e per niente banale di una quotidianità e povertà molto distante dal nostro stile di vita e di cui si conosce poco o nulla e per questo ancora più importante.

Raccontato con uno stile piuttosto semplice e minimale dal regista qui esordiente Zhang Meng, dimostra però un ottimo senso del ritmo e una buona dose d’ironia, riuscendo così a non essere mai noioso o ripetitivo e regalando anche momenti davvero divertenti e per nulla banali. Non è di certo semplice raccontare una storia del genere e riuscire a catalizzare l’attenzione del pubblico anche casuale, ma i toni leggeri da commedia sono pienamente azzeccati. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Zhang quattro anni prima, si ispira alla vita di suo zio, le riprese però sono iniziate solo due anni dopo con il parziale finanziamento di un produttore sudcoreano.

Va dato poi giusto merito anche dell’attore principale, il famoso attore comico Fan Wei, bravissimo nell’interpretare e nel rendere vero e spontaneo un personaggio dalle molte sfumature e ombre ma che non mancherà di farci sorridere.