Mondays: See You ‘This’ Week!

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Tu chiamale se vuoi, ripetizioni. Oppure loop temporali. O magari “corsi e ricorsi storici”. Fatto sta che la splendida rassegna Incursioni nel fantastico – Presente e passato del cinema giapponese era iniziata presso il capitolino Istituto Giapponese di Cultura il 6 marzo 2025, con un film tangente proprio a tali tematiche: Mondays: See You ‘This’ Week! di Takebayashi Ryo.

Ed era quasi destino, perciò, che l’unica replica della rassegna in questione riguardasse tale titolo. Ripetizione su ripetizione!

Martedì 25 marzo, viene infatti riproposto presso la sala cinema dell’istituto questo lungometraggio di Takebayashi Ryo, datato 2022, che rielabora con un certo humour situazioni e derive dell’immaginario fantastico che fanno capolino spesso nella produzione nipponica. Soprattutto quella degli ultimi anni. Basti pensare a Beyond the Infinite Two Minutes (2020) di Yamaguchi Junta, vincitore del Pipistrello d’Oro alla 41ma edizione del Fantafestival, che verrà proiettato nel giorno di chiusura della rassegna; oppure a un altro film dello stesso autore, River, che ha invece ottenuto nel 2023 un lusinghiero Premio del Pubblico alla 23esima edizione del Trieste Science+Fiction Festival.

Ecco, almeno rispetto agli ingranaggi narrativi così oliati, meticolosi, labirintici ma al contempo impeccabili, che caratterizzano il cinema di Yamaguchi Junta, più estroso e ondivago può apparire il punto di vista espresso in Mondays: See You ‘This’ Week!, laddove il ripetersi all’infinito di una situazione (in questo caso la settimana lavorativa all’interno di un’azienda medio-piccola) presta il fianco più che altro a qualche pungente spunto satirico, nei confronti della rigida società giapponese e dello stesso mondo del lavoro, così come viene percepito in Estremo Oriente.

Un lunedì qualsiasi. L’impiegata di un’agenzia pubblicitaria che si risveglia in ufficio, dopo essersi addormentata davanti al computer nel tentativo di ultimare un progetto nel weekend: scelta che può apparire un po’ estrema in occidente, ma non per i ritmi lavorativi delle più progredite tra le nazioni asiatiche. Un uccello kamikaze che va a schiantarsi sulla vetrata antistante, facendo sobbalzare tutti gli impiegati presenti. E la ancora vaga sensazione di déjà vu che sembrerebbe essersi già affacciata, quantomeno in alcuni di loro…

L’incipit del film di Takebayashi Ryo è il canovaccio su cui andranno a innestarsi tutte le (im)prevedibili “variazioni sul tema”. Poiché quella settimana lavorativa pare destinata a ripetersi, se non all’infinito, almeno fino a quando i primi a essersi “risvegliati” non avranno risolto l’arcano, da cui il curioso fenomeno ha avuto origine. E tra satira dell’universo aziendale e momenti decisamente naif, per quanto non tutto sul piano narrativo possieda la stessa efficacia, fa piacere che la possibile soluzione del mistero si leghi alla passione per i manga, altro topos della cultura nipponica, che i dipendenti scopriranno far parte del background di un insospettabile capoufficio.