New Kung Fu Cult Master 2

Voto dell'autore: 2/5

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Uscito a febbraio 2022 sulla piattaforma cinese YouKu, ad un mese di distanza dal primo capitolo,  il film porta avanti e conclude le vicende che si erano interrotte nel primo film e nel predecessore di trent’anni prima, sempre diretto da Wong Jing (per la cronologia vedi la recensione di New Kung Fu Cult Master 1). Il clima -ovviamente- non muta, la narrazione si fa leggermente più ingarbugliata ma restano invariati stili e modi.

Sembra sempre di vedere un film con il freno tirato e questo è un qualcosa di totalmente inedito nella filmografia del regista. L’azione è contenuta, offre dei momenti anche ispirati ma l’abbondanza di effetti digitali tende sempre a soffocare la potenza immaginifica della arti marziali del passato.

Gli intrighi di donne, sette e combattenti di evidente origine letteraria si muovono su confronti tra guerrieri sempre più potenti, armi mirabolanti e nuove tecniche da apprendere per confrontarsi con l’avversario di turno.

Funziona anche, a volte annoia, a volte sorprende come quando i combattenti si fondono tra loro producendo una sorta di cannone umano, come fossimo all’improvviso in un vecchio film di Ching Siu-tung.

Purtroppo, giusto la grazia e talento di alcuni coreografi e atleti, distanziano il film da prodotti omologhi ormai realizzati in tutto il mondo, e che avvicina in effetti quest’opera ad un classico drama wuxia per le varie piattaforme locali. Certo che sbirciando tra i credits e notando come Venus Keung Kwok-Man sia co-regista, direttore della fotografia e al contempo coreografo marziale, qualche dubbio legittimo può emergere, anche se la libera estensione dei ruoli ad Hong Kong non era così inusuale.

Tra le carte che il film si gioca a livello di cast, a fronte del primo film in cui due o tre figure erano attori di particolare rilievo, qui troviamo Xing Yu (Kung Fu Hustle) e un ben ritrovato Elvis Tsui (Viva Erotica).

Quindi tutto entro i paletti; un wuxia contemporaneo affollato di digitale, mai eccessivo, mai perturbante, perfettamente contestualizzato nella nuova serialità e produzioni audiovisive per piattaforme.

Lontano dal passato, lontanissimo dal cinema.