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Voto dell'autore: 2/5

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pkcomcnTitolo estremamente trendy e commerciale per un film esplicitamente rivolto alla cosiddetta X generation, nata e cresciuta su MTV. Forse questo film non sarà piaciuto ai cinefili amanti dello splatter e delle tinte forti, o a chi cerca dal cinema avventure e comicità a ritmo serrato e definisce immancabilmente “buonismo” le melensaggini e i sentimentalismi, tuttavia si tratta a mio avviso di una pellicola ben più complessa e intrigante del previsto.

Non si può certo definire impegnata l’opera della giovane videomaker Xiao Jiang, che, diplomatasi nel 1995 alla Beijing Film Academy, ha esordito nel 2004 nel lungometraggio con Electric Shadows, omaggio alle origini della settima arte, ma non lascia nemmeno indifferenti. Zhang Wenli è un giovane dottore, che decide di iscriversi a una particolarissima scuola di chirurgia, situata in un luogo isolato in riva al mare e architettonicamente all’avanguardia, in cui le lezioni di anatomia sembrano più che altro delle elaborate scene oniriche alla Nip&Tuck.

Zhang ha paura nel momento in cui deve affrontare la sua prima dissezione di un cadavere ed è in quel momento preciso che entra il scena Yiinchuan, che è invece carismatico e spavaldo. Yinchuan, che non è certo uno studente modello è esattamente tutto l’opposto di Zhang Wenli, che è oppresso da una famiglia estremamente autoritaria. Man mano che si procede Wenli inizia a dipendere sempre di più nelle sue scelte dal suo amico. Wenli è uno straordinario disegnatore e ha un grandissimo talento, soffocato però dall’intervento dei familiari, che lo hanno costretto a  diventare medico. La funzione di Yiingchuan è quella di liberare Wenli dalle sue paure e dai suoi complessi per poter diventare veramente sé stesso. I due ragazzi si contendono anche l’affetto della dolce e carina compagna di studi Wu Yufei e i tre ragazzi diventano inseparabili. I temi visivi dominati del film  sono quelli  dell’ombra e della maschera, resi attraverso le coreografie stilizzate e raffinate delle feste e delle cene a cui partecipano gli studenti della scuola, che rendono l’atmosfera affascinante e inquietante allo stesso tempo. Poi ci sono gli inserti rap e da videoclip, che hanno per protagonista Yiinchuan, montaggio spezzato e rapido, che ha un modo tutto suo di esprimere i suoi sentimenti.

Yiingchuan è in una svolta psicologica alla Fight Club, l’alter ego di Wenli, la persona che lui vorrebbe essere e che non è, che gli dà il coraggio di affrontare le difficoltà dello scontro con la realtà della vita adulta.

C’è un uso abbondante della voce over, le metafore e i simbolismi usati per esprimere gli stati d’animo sono frequentissimi, tanto da rendere la narrazione sovrabbondante di idee e dettagli.
La storia d’amore e di formazione delicata è stata dunque celata dietro una confezione esteticamente piacevole e lussuosa, (non mancano installazioni di arte contemporanea e sequenze di animazione), rendendo il tutto più appetibile, anche se rimane, ogni tanto, l’impressione di un vuoto esercizio formale.