Rosa

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RosaTutto sotto controllo. Rosa (oltre ad essere il nome di una delle protagoniste) è una commedia/action/poliziesca focalizzata su un duo di sbirri mal assortiti (sullo stile di film come Curry and Pepper) quel genere che viene comunemente definito dagli anglofoni “buddy-cop movie”. Peccato che nonostante tutto ci troviamo di fronte ad una certa arsura creativa. La componente di commedia è quella classica di matrice cantonese abborracciata, infantile, colma di battute razziste sulle persone di colore e sull’aids. La storia non racconta praticamente nulla e, a parte il prologo e l’epilogo, avanza anestetizzata per inerzia infilando a metà film una lunga, estenuante e immotivata partita di mahjong di rara noia. Il finale risveglia lo spettatore dal letargo. Come hanno già fatto notare il duo Nazzaro/Tagliacozzo nel loro dizionario, “le doti atletiche di Kara Hui erano già state messe in risalto in due classici di Lau Kar-leung come My Young Auntie e The Lady is the Boss”.
Infatti l’attrice mostra di nuovo (come anche in Widow Warriors del 1989) di possedere una gamma di possibilità recitative ampia e stratificata (basti notare come prova la recente esperienza drammatica in Crazy n' the City) e delle abilità atletiche sorprendenti e di evidente matrice classica, figlia dell’esperienza negli studi Shaw Brothers.
E il finale se lo gioca da sola parallelamente allo scontro, breve ma intenso, tra Yuen Biao in piena forma e Dick Wei, mentre Lowell Lo fa l’idiota sfregiando glutei a colpi di sega circolare.

Little Monster (Yuen Biao) e Lui Kung (Lowell Lo) sono due poliziotti imbranati. Dopo aver umiliato involontariamente il loro capo vengono puniti; Little Monster ferisce Lo-La, sorella di Lui Kung, la porta all’ospedale, si innamora di lei e si scontra con il fratello. Nel frattempo i due devono indagare su Rosa (Luk Siu-fan) amante di un informatore della polizia che ha fotografato un incontro tra boss delle triadi e che ora li ricatta essendo in possesso del rullino fotografico che ha nascosto a casa della donna. Lui Kung si innamora di Rosa producendo così due coppie che trascinano la commedia per un’oretta fino allo scontro finale a colpi di arti marziali all’interno di un deposito industriale evidentemente costruito basandosi sulle logiche esigenze coreografiche del duello.

La sezione finale non è male e si attesta sui livelli atletici e registici medi di quegli anni, e grazie anche alle capacità atletiche dei protagonisti riesce a ritagliarsi una bella posizione in un’ideale classifica tematica.
La sceneggiatura è di nuovo di Wong Kar-wai che prima di impazzire con le sue follie cromatiche melodrammatiche scriveva spesso sciocchezze per portarsi a casa la sera una bella zuppa al pepe di Shichuan.