Sexual Parasite: Killer Pussy

Voto dell'autore: 3/5

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killer pussyE mentre c'era chi disperato urlava alla crisi del v-cinema, questo veniva contaminato prepotentemente da un rudimentale abuso di effetti digitali tornando a nuova vita. Così va la storia, dalle serie TEENtacolari live (La Blue Girl, Angel of Darkness...) passando per questo Killer Pussy, dalla deriva dolce dei due Android Girl di Daisuke Yamanouchi fino ai giochini della Sushi Typhoon o della Jolly Roger. Takao Nakano, uno dei nomi più prestigiosi del v-cinema con dei titoli a carico del calibro di Exorsister e Playgirls ritrova il suo splendore con questa allucinata e frastornante opera.

L'inizio ricorda il Brain Dead (1992) di Peter Jackson. Durante una spedizione in Amazzonia degli studiosi recuperano uno strano "pesce" tropicale ma vengono fermati da un indigeno locale. La loro tenacia a tenersi l'animale farà si che esso penetri una ragazza della spedizione infilandosi dentro di lei passando attraverso la vagina. Tempo dopo, altrove. Un'auto piena dei classici giovani sfigati (equamente suddivisi in /arrapato sfigato/playboy bonazzo/lesbica/2 tettone maggiorate) hanno un guasto al mezzo. Decidono di passare la notte in un bunker isolato forzandone l'ingresso. All'interno criogenizzato c'è il corpo della ragazza della spedizione e logicamente i ragazzi lasceranno la porta del frigorifero aperta. Da quel momento il "pesce" inizierà a possedere le ragazze (sia psicologicamente che fisicamente) trasformando il bunker in una macelleria mentre delle pin up nude muteranno in amazzoni armate di letale vagina dentata. Se il proseguimento ricorda un pò Killer Condom (Martin Walz, 1996) con tanto di peni tranciati di netto durante i rapporti sessuali, il finale è alla Aliens, con la sopravvissuta che armata fino ai denti combatte contro l'ultima evoluzione mostruosa della creatura.

Si potrebbe filosofeggiare per ore su come il film sia una evidente metafora dell'AIDS (i giovani non usano contraccettivi e finiscono evirati) ma sarebbe del tutto pretestuoso. Conosciamo Nakano da troppo tempo e ci piace fruire dei suo prodotti con lo stesso stile scanzonatorio di come lui li produce, dai tentacoli falliformi di gomma mossi con i cavi in plastica di Exorsisters fino al rudimentale comparto effettistico digitale di Killer Pussy. Il film esce ben tre anni prima dello statunitense Teeth.