Sting of the Scorpion

Voto dell'autore: 3/5

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Sting Of The ScorpionPoliziesco d’ordinanza pre-landover, purtroppo oppresso da un evidente basso budget, infila tutti gli elementi classici del genere su una stesura narrativa fin troppo meccanica e molle; il risultato finale è una regia poco incisiva e un montaggio frettoloso, una fotografia discontinua (a volte anche con esiti più che positivi) e un finale sulla carta ottimo ma nella resa a dir poco insoddisfacente.

Tre amici Chou Chien (Anthony Wong), Cheng Hui (Lester Chan Chit Man) e An Chi (Maggie Su), hanno percorso la stessa strada di apprendimento per diventare poliziotti, sotto il comando del capo interpretato da Johnny Wang. Cheng e An sono orfani cresciuti insieme e lui l’ha sempre amata segretamente. Quando scopre che invece è prossima al matrimonio con Chou, inizia un doppiogioco, e diviene una pedina malavitosa interna alla polizia, sotto gli ordini di Mr Hu, boss delle triadi interpretato da Eddy Ko. I numerosi eventi successivi porteranno al tradimento, omicidio e vendetta.

Tanto è flaccida la resa finale del film, tanto classico quanto stimolante è il soggetto e ancora di più lo è la sequenza iniziale in classico stile hongkonghese; Nel giorno dell’esame per poliziotti, i tre sono inviati in una casa abbandonata in cui sono nascosti dei finti malviventi che loro devono abbattere con delle pistole dotate di proiettili ad inchiostro. Al contempo una banca è rapinata realmente e i banditi, identici nel look ai finti gangster dell’esame, si rifugiano nella stessa casa. Segue una sequenza action a base di proiettili, sangue ed equivoci di innegabile efficacia grazie anche alla mano di un coreografo di buon mestiere come Bruce Law che semina coreografie balistiche e marziali lungo tutto il film apparendo anche come attore. Purtroppo Sting of the Scorpion è poco sincero e spontaneo e raramente riesce davvero a toccare le corde giuste dello spettatore, nonostante un buon cast tra cui spicca un Anthony Wong in pieno look coatto anni ’80 (anche se il film è dei primi ’90).
Un piccolissimo film misconosciuto e minore, solo per puristi e appassionati del genere.

Nota curiosa: la diga che funge da set ad uno scontro a fuoco tra Anthony Wong e un motociclista è -con ogni probabilità- la stessa in cui l’attore combatteva –en travesti- contro un finto pescatore in Madame City Hunter.