The Handsome Suit

Voto dell'autore: 3/5

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The Handsome SuitUn film davvero brutto, bisogna ammetterlo e dispiace, perché un film sciocco e inutile è sempre un’occasione persa. Peccato soprattutto per gli attori, simpatici e versatili, a partire dalla star comica Muga Tsukaji e da Tanihara Shosuke, che si esibisce in una performance esilarante e Oshima Miyuki, che come caratterista e personaggio secondario, è davvero eccellente. La trama è risaputa; cos’è preferibile? Essere belli e stupidi o brutti, ma simpatici, interiormente ricchi, arguti? La risposta sta nel prevalere del contenuto sull’immagine. Poco attraenti, grassi? Non importa se si ha un cuore d’oro e la capacità di vedere del buono in ogni cosa. Quello che infastidisce di più è che oltre a non divertire e a rimestare una storia banale e scontata, si pretenda anche di voler fare la morale. Si ride proprio pochino, tranne in alcuni momenti, come la prima seduta dal fotografo come modello di Takuro, il ciccione cuoco nella sua versione fascinosa di modello in cui Tanihara Shosuke, “il bello” ci mostra in una serie di “facce” notevoli e davvero azzeccate. Il film nel complesso, invece, non regge nemmeno come parodia o presa in giro di un certo mondo patinato, quello degli idols e della pubblicità o dei drama tv. Per il resto si tratta di una fiaba, intrisa di fantasia, momenti musicali, gag mai troppo riuscite e grossolane, alla fine anche lievemente tristi nella loro rozzezza. Nonostante tutto, il film è un campione d’incassi in Giappone, concepito apposta per guadagnare facilmente, tant’è che anche in home video ha venduto bene. Risponde evidentemente all’elementare bisogno di evasione di un Giappone in crisi economicamente e socialmente che ha sempre dimostrato di soffrire di più di qualche complesso, a seconda dei periodi e dei casi, ma il risultato non convince affatto, deprime. Sotto la soglia di tollerabilità.