The Underdogs - Ep. 3: The Story of Ah-Suen

Voto dell'autore: 3/5

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Locandina non disponibileL'ultima produzione televisiva firmata da Patrick Tam prima del suo esordio cinematografico vero e proprio, è l'episodio The Story of Ah Suen (l'unico girato in pellicola), facente parte della miniserie di cinque episodi The Underdogs, diretta da Lam Tak-luk.

Come nei precedenti lavori televisivi, anche in questo caso è evidente come il regista sia attratto dalla vita di strada, dalla gente comune, e si trovi perfettamente a suo agio nel ritrarre in questa miniepopea suddivisa in sette capitoli, la storia di un giovane “perdente” - underdog, appunto - hongkonghese. Ah Suen (che in cantonese significa “labbra” ed è il suo soprannome) è un giovane come tanti altri appartenenti al ceto medio-basso della Hong Kong di fine anni '70, e fin dalla sua nascita il percorso della sua vita sembra già segnato: solo nel finale sembra volersi riscattare, dove una volta tornato a casa dal lavoro e intenzionato a cambiare vita, si volta verso la cinepresa rivolgendosi allo spettatore e presentando la sua storia: ma nessuno sa se Ah Suen riuscirà a mutare il suo destino.

Come già accennato, è encomiabile il lavoro del regista che, forte della suddivisione in capitoli, riesce a caratterizzare in maniera convincente ognuno di essi, mantenendo comunque uno stile vicino al realismo che viene squarciato da momenti puramente onirici, come nella deliziosa scena notturna delle biciclette che vagano in uno spiazzo, accompagnati dalle note di In Dream di Roy Orbison (prima della celebre scena in Velluto Blu di Lynch, si). Per chi scrive, l’episodio migliore è quello che vede il giovane Ah Suen alle prese con il primo, timido bacio con una sua compagna di scuola, scena di un’intensità unica che emoziona come se ci si trovasse di persona di fronte a questa importante esperienza. I dialoghi sono ridotti praticamente a zero, e il protagonista che timidamente “ci prova” lanciando microscopici segnali che non vengono recepiti dalla ragazza (o forse si?) non può non ricordare le esperienze personali di chiunque abbia passato momenti simili.