Three of a Kind

Voto dell'autore: 3/5

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Three of a KindDue generazioni a confronto, nuovi e vecchi comici. Le premesse però non sono quelle che scuotono le fondamenta del genere. Per il grande ritorno di Michael Hui sugli schermi si adotta il suo genere per antonomasia, la commedia. Si chiama un regista di commediole zuccherose e colorate a suo agio col genere come Joe Ma. E di spalla al maestro della commedia di Hong Kong si mette Lau Ching-wan, colui che lo aveva imitato/parodiato a inizio anno nel bel film Fantasia di Wai Ka-fai. Tra i due si percepisce come un pò di imbarazzo, Michael Hui sembra voler dimostrare a tutti i costi (talvolta esagerando) di essere ancora un maestro, assolutamente non scalfito dal tempo. Lau Ching-wan da parte sua sembra temere il confronto e gigioneggia oltre misura per tendere ai livelli dell'altro. Sui due domina una Miriam Yeung che ad ogni film compie passi da gigante in campo recitativo, in un pugno di anni è passata da una recitazione impacciata e semi amatoriale ad un livello di controllo magistrale (ne è un esempio questo film e Dumplings). La comicità non è quella geniale dei fratelli Hui (anche se il nostro ci regala alcune delle sue trovate incredibili, tra cui una battuta grottesca che si assesta su livelli di cinismo elevatissimi) ma una più classica di stampo Joemaesco.

Michael Hui è uno scrittore di romanzi wuxia in crisi che deve subire i primi travagli sentimentali della figlia (Miriam Yeung), attratta dal suo boss Lau Ching-wan. Il papà inizierà una guerra senza esclusione di colpi salvo poi ritrovare un suo status ideale.

Il film alla fine senza possedere nulla di rivoluzionario è però una pellicola piacevole e coinvolgente che regala risate e delle grosse performance di attori.
Ottimi e coloratissimi i titoli di testa, mentre non si può rimanere insensibili di fronte a Michael Hui e Lau Ching-wan che si succhiano a vicenda del veleno di uno scorpione che li ha punti entrambi sul sedere.
Una piccola dose nostalgica di Michael Hui, in attesa di un suo nuovo ritorno da protagonista assoluto.