Tokyo Scanner

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Tokyo ScannerTokyo Scanner è un breve esperimento diretto da Matsu Hiroaki ma supervisionato da Oshii Mamoru, il creatore di Ghost in the Shell.

Splendido visivamente e geniale, non produce una forma prettamente narrativa, bensì una più illustrativa/sensoriale. Lo spettatore, infatti, è identificato con una macchina da presa situata su di un elicottero (probabilmente) o meglio, con una sorta di sonda volante/satellite (nella diegesi del film). Questo mezzo sorvola, seguendo un percorso predefinito, la città di Tokyo e dintorni sondandone, grazie alle potenzialità di un potente teleobiettivo, gli angoli remoti e le meraviglie architettoniche. Il tutto ha una resa visiva a metà tra il navigatore satellitare, il gioco di ruolo e un prodotto sci-fi, con sottoschermate in sovrimpressione, scritte, linee descrittive e potenti zoom che arrivano anche a cogliere particolari dettagli. A tratti, in determinati punti, la selettività della macchina da presa si fissa su particolari e ne carpisce il “suono” (voci indistinte, effetti sonori..).

Su tutto scorre una base ininterrotta di musica elettronica (ad opera di Kawai Kenji) di alta efficacia e capacità evocativa. Semplice e geniale, pulito e magistrale nelle riprese aeree, il cortometraggio è un prodotto competente che si distacca fortemente da tanta videoarte cialtrona, incompetente-fatta-da-incompetenti e riesce a regalare un’esperienza audiovisiva a dir poco refrigerante. Inventiva, libertà, emozione. Elementi rari, ma fortunatamente ancora reperibili.