Ultraman X

Voto dell'autore: 3/5
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Nel 2016 il franchise di Ultraman, che – superfluo dirlo – nelle sue numerose incarnazioni è senz’altro una delle icone pop giapponesi più amate nel mondo, ha festeggiato il suo cinquantenario. Così, già l’anno prima la Tsuburaya Productions si preparava per il lieto evento realizzando Ultraman X, la 27esima delle Ultra Series, nel segno del connubio fra innovazione e tradizione.

Andata in onda fra il 14 luglio 2015 e il 5 gennaio 2016 (aprendo così di fatto il cinquantenario) per un totale di 22 episodi (più 3 riassuntivi), Ultraman X è innanzitutto la prima delle Ultra Series a essere stata trasmessa, oltre che in Patria sulla rete TV Tokyo, anche globalmente in simulcast in contemporanea col Giappone, attraverso il canale streaming Crunchyroll.

Ambientata in Giappone, in un mondo e un tempo simili al nostro, Ultraman X vede l’apparizione di giganteschi e pericolosi kaiju nel mondo – ma con un’ovvia predilezione per il Sol Levante – a seguito di un incidente avvenuto 15 anni prima. Fu allora che una raffica di radiazioni solari chiamata Ultra Flare (nomen omen…), causò la trasformazione di diversi OOPart (“out-of-place artifacts”, reperti archeologici misteriosi e inspiegabili) noti come Spark Doll nei suddetti mostroni giganti.

Le Spark Doll, concetto già presente nella serie Ultraman Ginga (2013), non sono altro che la forma latente degli stessi kaiju: delle statuine che presentano in miniatura le fattezze del mostro che incarnano. Ovviamente, nel corso della serie non verrà mai fornita una spiegazione chiara del perchéi kaiju diventino Spark Doll… i quali peraltro sono palesemente dei piccoli vinyl toy, giocattoli collezionabili popolarissimi tra gli appassionati dell’Ultra Saga; all’anima delle statuine, su di essi si vedono infatti perfettamente le articolazioni di braccia e gambe. Questo è solo uno dei tanti esempi di brillante inserimento del merchandising nella finzione di Ultraman X, che di queste trovate davvero straripa.

In occasione dell’Ultra Flare, una persona fu particolarmente danneggiata dall’evento: si tratta del protagonista Daichi Ozora (Kensuke Takahashi), all’epoca bambino, che vide letteralmente sparire nel nulla la sua casa natale assieme ai suoi genitori. I due, celebri archeologi, riuscirono a salvare il figlio lasciandogli in eredità al figlio la Spark Doll di Gomora, il reperto che stavano studiando. Alla luce di tutto ciò Gomora, storico apparso la prima volta già nella serie capostipite del 1966, come vedremo diventerà una figura molto importante per Daichi.

Tornando a noi, la minaccia dei kaiju e dei fenomeni alieni connessi, ha condotto le Nazioni Unite a dar vita all’UNVER(Ultimate Noxious event Versus Earth Ranger), organizzazione mondiale che ha il compito di fronteggiare tale avversità. Emanazione diretta dell’UNVER sono i corpi Xio (Xeno Invasion Outcutters; ovviamente in questa serie la X appare un po’ ovunque…), della cui divisione giapponese Daichi fa parte.

Al di là del nome altisonante, dell’enorme base e della super tecnologia a sua disposizione, la Xio è la classica mini squadra, erede diretta della SSSP della storica serie Ultraman del 1966, che nel corso della serie funzionerà il più delle volte da appoggio a Ultraman X nei combattimenti coi kaiju.

Daichi, che riceverà il potere di Ultraman X già nel primo episodio, mantenendolo poi segreto salvo rivelarlo – come da tradizione – nel finale, è il membro sul campo del team scientifico. Il suo ruolo è analizzare i kaiju da vicino, raccogliendo dati utili alle ricerche sui medesimi. La caratterizzazione del ragazzo è tanto semplice quanto azzeccata: vivace e appassionato, apparentemente un po’ imbranato nelle fasi d’azione, dalle quali si dilegua strategicamente per trasformarsi (classica “sindrome da Clark Kent”), Daichi viene descritto come un genio precoce, capace in effetti di creare tecnologia estremamente avanzata.

La sua allegria naturale e il suo impegno come membro della Xio mostrano spesso un risvolto tragico e malinconico, dato dalla comprensibile ossessione di venire a capo del mistero della sparizione dei suoi genitori (un tema ricorrente della trama), unitamente a una candida passione verso i kaiju che intende salvare.

Ultraman X, in questo senso porta a compimento suggestioni tra l’animalismo e l’ecologismo, che hanno cambiato la direzione dell’Ultra Saga negli anni. Salvo rarissime eccezioni i kaiju non sono più intesi come mostri da distruggere; bensì creature affascinanti, di per sé non malvagie, con cui cercare di dialogare e coesistere. In questo senso, come vedremo, il colpo finale di Ultraman X ha la proprietà di farli tornare semplicemente Spark Doll; nella speranza, in un prossimo futuro, di poterli liberare nuovamente in un mondo in pace.

Nel suo mix di sincerità e amore per la giustizia, la natura e la scienza, Daichi è una figura senz’altro positiva, nonché una sorta di accattivante nerd sublimato. Le sue invenzioni, e in generale gli strumenti in dotazione alla Xio, oltre a strizzare l’occhio all’odierna passione per i dispositivi elettronici, come già anticipavo sono palesemente dei giocattoloni, pronti per essere replicati e venduti come modellini nei negozi. L’identificazione degli spettatori di ogni età con un simile protagonista, dunque, è quantomai immediata e proficua, e per buona misura il protagonista tiene nientemeno che una rubrica su kaiju e annessi, in coda ad ogni episodio.

Accanto al protagonista umano, troviamo tuttavia un co-protagonista de facto in Ultraman X stesso. Infatti, quella che mi sembra essere una novità molto interessante di questa serie, è che le coscienze dell’umano e dell’alieno coesistono, anzi interagiscono attivamente come in un buddy movie. X (come solitamente viene abbreviato) è l’ennesimo Ultraman che, lottando nello spazio del Sistema Solare contro un nemico particolarmente potente e pericoloso, dovette ricorrere a una mossa estremamente pericolosa nel tentativo di distruggerlo, vale a dire spingerlo nel Sole.

La strategia non fu particolarmente fortunata: essendo di fatto la causa scatenante dell’Ultra Flare, che sconvolse la Terra facendo tra l’altro sparire i genitori di Daichi; non risultando completamente risolutiva verso il nemico (Greeza, che sarà il boss finale della serie); e danneggiando lo stesso X, che perse in questo modo la capacità di dar forma autonomamente al proprio corpo.

Così nel primo episodio, per salvare la vita di Daichi in pericolo durante l’attacco del mostro Demaaga, e nel contempo a una situazione (il risveglio dei kaiju) che ha involontariamente causato, X decide di unirsi (“Unite!”) a Daichi. Riuscendo così a tornare – ogni volta per breve tempo – alla sua forma fisica, nondimeno mantenendo con il ragazzo una relazione decisamente paritaria.

Quando non sono trasformati, X si manifesta apparendo nello schermo del vistoso dispositivo di comunicazione e rilevamento che il ragazzo – come ogni membro della Xio – ha in dotazione, e che l’alieno ha di fatto sottoposto ad upgrade. Nella classica sequenza ricorrente, è infatti per tramite del congegno che Daichi e X si uniscono e trasformano:

1) Daichi preme un grosso tasto sulla parte superiore del congegno, le cui parti laterali si aprono a X;
2) dal congegno si materializza una sorta di Spark Doll di X, che Daichi appoggia sullo schermo;
3) avviene la trasformazione vera e propria, con classica ripresa dall’alto di Ultraman che diventa gigante, tendendo il pugno destro verso lo spettatore. Come firma propria, Ultraman X prima di ciò incrocia le braccia sul petto, formando la sua emblematica X.

Quando sono trasformati in gigante, Daichi continua a esistere nello spazio interiore di X. Una sorta di dimensione virtuale percorsa da impulsi elettro-luminosi simili a circuiti elettronici, le cui variazioni cromatiche indicano le condizioni dell’alieno. In queste condizioni non solo Daichi dialoga e decide le strategie con X, ma – come vedremo – è preposto ad attivarne le capacità speciali e gli upgrade, sempre per mezzo del suo dispositivo.
La scelta di mantenere separate e attive le coscienze dell’alieno e del suo ospite, facendole interagire costantemente, è stata particolarmente azzeccata: essendo Ultraman X indirizzato anche a un pubblico, quale è quello occidentale e statunitense in primis, assai familiare al clima del buddy movie che si crea fra i due. Qui espresso inoltre anche nella sua variante “tecnologica” (soprattutto quando X è nel dispositivo): cioè qualcosa di simile alle dinamiche fra Michael Knight (David Hasselhoff) e K.I.T.T. nella celebre serie Supercar (Knight Rider, 1982-’86); oppure più recentemente fra Tony Stark (Robert Downey Jr.) e le varie intelligenze artificiali preposte a supportarlo nelle vesti di Iron Man, nel contesto del Marvel Cinematic Universe.

Accanto a Daichi e X operano gli eroi della Xio giapponese. In primis Asuna Yamase, fiera action girl della squadra d’intervento, che agisce sempre in coppia con Daichi. Interpretata dalla bella Akane Sakanoue, attrice con un passato da ginnasta che in questo ruolo le tornerà più volte utile, è la classica tsundere dal carattere duro e combattivo in superficie, salvo desiderare una vita matrimoniale da “ragazza normale” (sic!) come confesserà poi all’amico. Tra lei e Daichi c’è possibilmente una certa tensione amorosa, ma non sarà mai approfondita nella serie.

In azione accanto a loro abbiamo la coppia di combattenti Wataru Yazama (Yoshihiko Hosoda) e Hayato Kishima (Ukyo Matsumoto), anch’essi molto buddy movie, caratterizzati come ottimi amici che tuttavia si punzecchiano spesso e volentieri.

Abbiamo poi i due leader della squadra, il capitano Shotaro Kamiki (Yuu Kamio) e il suo diretto sottoposto, il tenente Sayuri Tachibana (Sarara Tsukifune), i quali sono un po’ i genitori dei giovani eroi della Xio.

Segue il team scientifico, di cui fa parte lo stesso Daichi: gli altri membri sono la loli del gruppo, Rui Takada (Haruka Momokawa), autentica kaiju-fanatic (particolarmente di Eleking) dalle mille mossette infantili; Mamoru Mikazuki (Hayato Harada), robusto e goffo; e infine il loro superiore, il buffo e geniale alieno Guruman (voce di Yasunori Matsumoto), unico a capire il segreto di Daichi. Come avrete intuito, costoro costituiscono spesso la parte comica della Xio.

Un po’ defilati abbiamo infine gli addetti alla comunicazione, Takeru Yamagishi (TAKERU) e Chiaki Matsudo (Chiaki Seshimo).
In azione la Xio si avvale di due automobili e un camion speciali (tutti marca Nissan), denominati Xio Athos, Xio Aramis e Xio Porthos. Combinandosi con il modulo volante Xio Musketty, possono dar luogo a tre differenti veicoli, rispettivamente: lo Sky Musketty, un jet da combattimento estremamente versatile e potente; lo Space Musketty, altro jet da combattimento, ma soprattutto mezzo per l’esplorazione spaziale, ed infine il Land Musketty, mezzo terrestre dotato di un enorme e potente cannone laser.

Tra gli altri strumenti, menzione d’onore per l’Ultlaser, una pistola laser che utilizza l’energia degli Ultraman. Dotata di doppia canna e una sorta di mirino che ricorda la testa del primo Ultraman (quello della serie del 1966), quando si carica e sta per sparare la canna sinistra ruota orizzontalmente: così da assumere una posa simile appunto a quella delle braccia di Ultraman, quando questi spara il suo iconico raggio!

Ovviamente il piatto della serie restano i combattimenti coi kaiju. Questi sono in gran parte degli illustri ritorni dalle serie precedenti, ormai icone a loro volta e amatissimi dai fan: ritroviamo così Demaaga, Birdon, Telesdon, Bemstar e tanti altri mostri classici con le relative capacità. Le sequenze d’azione sono piuttosto spettacolari: con una combinazione di tecniche che vanno dalla classica suitanimation all’utilizzo di effetti digitali, mescolando sapientemente sequenze in studio (utilizzo di plastici) unite a riprese dal vero, con un realismo sufficientemente avvincente. Grazie a regie solitamente attente e creative, e un’ammirevole varietà nelle sceneggiature degli episodi, Ultraman X intrattiene e diverte, diretta a un pubblico giovanile ma con un occhio di riguardo per gli appassionati adulti, a cui sono riservate come vedremo notevoli citazioni dal passato. In questo modo la struttura a episodi autoconclusivi, retta comunque da sottotrame trasversali e con tanti doppi episodi di più largo respiro, funziona non risultando oltremodo datata (quale in generale è, almeno rapportata agli standard di continuity nella serialità odierna).

A opporsi in ogni episodio alla furia dei kaiju risvegliati, è ovviamente sempre l’eroe Ultraman X. Dal look inconfondibile, ennesimo re-design più dettagliato quello classico, comunque lineare ed elegante, il maestoso gigante X presenta un casco su cui sono forgiati degli elementi a cuffia, e un’ampia X sul petto (che, come da tradizione, inizia a lampeggiare quando le energie vanno esaurendosi). Per quanto i rapporti coi kaiju siano decisamente meno conflittuali di un tempo, il gigante li “ammorbidisce” volentieri con una serie di colpi e tecniche speciali, prima di usare il suo colpo finale: il Raggio di Xanadio, che emesso dalle sua braccia incrociate a X rende le creature di nuovo Spark Doll.

Dal 12esimo episodio X otterrà una versione potenziata, l’iridescente Ultraman Exceed X, in parte grazie a un nuovo antico artefatto ereditato dal padre, che in versione kyodai diventerà la versatile spada Xlugger. Ma sin dall’inizio della serie il power up caratterizzante di X, che segna la relazione positiva coi kaiju, sono le Cyber Armor. In sintesi, il team scientifico della Xio è stato in grado di sintetizzare il potere di alcuni kaiju realizzandone delle versioni “cibernetiche” (Cyber Gomora, Cyber Eleking e così via), i cui dati sono immagazzinati dentro le cosiddette Cyber Card (carte da gioco illustrate: ennesimo esempio di merchandising incorporato nella narrazione). Inserendo una Cyber Card dentro il suo dispositivo, Daichi durante la trasformazione in Ultraman X può attivare un’armatura dotata dello specifico potere di quel (cyber) kaiju. Questa tecnologia viene inoltre sfruttata anche dalla Xio stessa, che può così dotare le varie combinazioni dello Xio Musketty di analoghi power up.

Un discorso a parte va fatto per Cyber Gomora. Derivato dal kaiju favorito di Daichi, che in seguito a quanto accadutogli è diventato una sua vera e propria figura affettiva, è sin dal primo episodio al centro di un particolare esperimento del ragazzo: il quale usando un’avveniristica tecnologia intende “realizzarlo”, cioè renderlo concreto (per un certo periodo di tempo) in modo che possa lottare accanto alla Xio. In seguito riuscirà a ottenere questo risultato, e Cyber Gomora sarà in diverse occasioni un buon alleato sia per il team che per Ultraman X.
Lo stesso Gomora originale verrà, nell’ep. 19, liberato provvisoriamente dalla condizione di Spark Doll, dimostrando di ricambiare l’affetto di Daichi con un pur grottesco comportamento da cagnolino.

Ma non saranno solo la Xio e Cyber Gomora a fare squadra con Ultraman X, che durante incontrerà vari alleati. In particolare, in pieno spirito commemorativo nella serie appaiono numerosi Ultraman delle serie passate: gli appassionati di lunga data ritroveranno così Ultraman Zero, Max, Victory, Ginga e altri ancora, che daranno luogo ad avvincenti team up con il protagonista. Guest star di spicco i cui poteri saranno inoltre alla base di nuove card e relativi power up.

Ultraman X stabilisce così, in modo abbastanza netto, l’esistenza di un vero e proprio Ultraverse condiviso, caratterizzato peraltro da mondi paralleli. In particolare Ultraman Victory e Ultraman Ginga, che negli episodi 13 e 14 aiuteranno Daichi e X contro la minacciosa armata aliena Gua, non mancheranno di affermare la loro provenienza da una Terra alternativa, in cui sono supportati da una squadra del tutto simile alla Xio.

Tirando le somme, la serie Ultraman X è un’eccellente rappresentante della longeva Ultra Saga; che in uno spirito fra il revival e la vetrina, presenta tutti gli ingredienti che hanno reso iconico l’universo di Ultraman, risultando sempre piacevole e avvincente.

L’autentico finale (che resta comunque abbastanza aperto) si trova in un lungometraggio uscito in Giappone il 12 marzo 2016, a celebrazione appunto dei 50 anni del franchise: Ultraman X The Movie (Ultraman X The Movie: Here It Comes! Our Ultraman) vede ovviamente numerose guest star d’eccezione.
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Ultraman X - il protagonista.

Ultraman X - kaiju e alieni vari.

Ultraman X - Xio