Nick Cheung Ka-Fai
Attore
Nick Cheung, al 2012 quasi 70 film sulle spalle. Noto per le sue commedie con Wong Jing ma, soprattutto, per i suoi noir con Johnnie To (Election, Election 2, Exiled, Breaking News). Suo il volto del protagonista anche in The Beast Stalker, Exodus, Connected, Nightfall. Lo abbiamo intervistato nel 2009, nel corso del 11° Far East Film Festival dove portava il film The Beast Stalker
Asian Feast: Da qualche tempo gira esclusivamente ruoli estremi e noir, mentre prima faceva quasi esclusivamente commedie. Vorremmo sapere perché ha cambiato così radicalmente stile e in quali ruoli si sente più a suo agio?
Nick Cheung: Credo che un attore debba essere disponibile a fare tutto, quindi recitare non solo quel ruolo o quel tipo di personaggio. Mi ritengo molto fortunato perché non tutti gli attori possono scegliere di fare questo cambiamento e in questi tempi recenti desideravo fare qualcosa di nuovo. Mi son trovato molto bene e sono contento che anche il pubblico abbia accolto bene i miei ruoli non comici. Quindi ribadisco di ritenermi molto fortunato ad avere queste opportunità, ma l’importante è che la sceneggiatura sia buona.
AF: In The Beast Stalker quanto ci ha messo del suo, vista la caratterizzazione del personaggio molto fisica tra occhio e tatuaggio. Quanto è opera sua e quanto di Dante Lam?
NC: La parte dell’occhio e del tatuaggio non sono ovviamente farina del mio sacco, ma erano in sceneggiatura. Sono gli sceneggiatori che hanno creato il personaggio. Per me queste cose sono parte del personaggio, non è che senta il tatuaggio, piuttosto lo metto addosso per recitare.
AF: Nonostante questi ruoli ha comunque continuato a lavorare con Wong Jing per le commedie soprattutto in quelle dedicate al gioco d’azzardo. Volevamo perciò chiederle com’è lavorare con Wong Jing.
NC: Mi son sempre lamentato con Wong Jing dicendogli: “Tu che sei un grande regista e non fai solo commedie, ma anche bei drammi, belle storie, persino film sexy, perché mi utilizzi solo per le commedie? Perché usi sempre e solo me per le commedie? Perché non posso essere anche nei tuoi drama e nei tuoi film sexy?” Soprattutto adesso che Wong Jing ha collaborato con Ann Hui per i suoi due nuovi film The Way We Are e Night and Fog, che sono film tipicamente della sfera di Hong Kong, mi avrebbe fatto molto piacere farne parte. Adesso fortunatamente sto parlando con lui per altri progetti che non siano commedie, quindi forse farò anche un film sexy.
AF: Abbiamo visto che The Beast Stalker parte in maniera molto violenta, ma poi si ammorbidisce. Questo è in controtendenza con quando accadeva quindici anni fa nel cinema di Hong Kong quando c’era molta più violenza. Volevamo sapere se anche tra gli attori si avverte questo cambiamento e se personalmente le piacerebbe fare uno di questi ruoli sullo stile di quelli che fecero Anthony Wong o Simon Yam.
NC: Mi farebbe molto piacere interpretare uno di quei ruoli così estremi che si facevano quindici anni fa. Questo perché a me piace spingere il personaggio verso l’estremo. E’ vero. The Beast Stalker alla fine si ammorbidisce, come dite, perché non avrebbe accontentato i censori in Cina e visto che il film era co-prodotto dalla Cina abbiamo dovuto renderlo meno estremo e crudele. Però ribadisco che personalmente mi piace fare cose estreme.
AF: Abbiamo notato una certa continuità tra due suoi personaggi da film di Johnnie To: quello che va in esilio alla fine di The Mission che poi sembra essere lo stesso che interpreta in Exiled. Si tratta effettivamente dello stesso? C’è una correlazione tra i due o la somiglianza è un caso?
NC: Questa domanda dovreste chiederla a Johnnie To in realtà, perché è lui il regista di tutti e due i film. Però quando Exiled è venuto fuori ci sono state ovviamente tante domande su questo e la risposta ufficiale di Johnnie To era che The Mission e Exiled non avessero nulla a che fare, fossero due film separati e i personaggi fossero indipendenti l’uno dall’altro. Però io che faccio l’attore, come il pubblico, sento un collegamento tra i due film e vedo un certo legame sentimentale tra questi due personaggi. Quindi, se il pubblico vede il mio personaggio di Exiled come lo stesso di The Mission o come una continuazione, trovo ciò molto bello. Per me vuol dire che sono riuscito ad interpretare un ruolo molto romantico e pieno di sensibilità ed è davvero un bene.