The Box

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The BoxKlong è un anomalo film thailandese, capace di eludere ogni attesa. E' particolarmente privo di tutti quei caratteri riconoscibili del nuovo cinema Thai, anche se in parte mostra e trasuda un certo spirito di rinnovamento ancora da catalizzare. Il film è una commedia surreale raccontata in montaggio alternato su due piste. La prima è una performance del protagonista che di fronte ad una folla divertita di un locale racconta la propria storia romanzata e trasformata in un monologo ilare. Dall'altra assistiamo alla presentazione in chiave fiction della sua vita.
Il protagonista è il classico "sfigato nerd", sempre in ritardo ad ogni svolta della propria vita, sognatore con la fissazione del musichiere, vessato da tutti e dominato dalla propria moglie acidula. E' sorprendente trovare delle somiglianze con un piccolo, piccolissimo film di Hong Kong, quel Mr. Sardine, film intimista e grigio di cui ben pochi ricordano il nome. Similitudini sia nella resa cromatica, in entrambi abbastanza spenta o impastata sia nei contenuti e nella figura aliena del protagonista.
In una notte di pioggia il ragazzo incontra un inquietante uomo seduto, apparentemente morto e/o paralizzato che tiene in mano una strana valigetta inespugnabile (la The Box del titolo anglofono?) ed emettitrice di effetti sonori elettronici. Il furto di questa valigetta cambierà la vita del ragazzo. C'è ben poco altro da dire. L'ironia è grassa e sgraziata e si è poco partecipi dell'entusiasmo del pubblico di fronte ai racconti del protagonista. La regia è fin troppo televisiva anche se di tanto in tanto tenta dei guizzi di creatività poco interessanti. Il prodotto finale non è un film fatto male ma privo di mordente e di un reale interesse narrativo e quindi davvero poco consigliabile.
La reazione dello spettatore è di non riuscire proprio a capire cosa il regista stia cercando di raccontare e dove voglia andare a parare. La storia che racconta è troppo "normale" e non è sottolineata da uno stile virtuosistico che la innalzi di interesse. Il film inizia con lo stesso ritmo con cui finisce senza evoluzioni di respiro nel racconto. Una storia piccola può anche essere un pregio ma anche i personaggi sopra le righe, mai sviscerati fino in fondo non fanno che aumentare il senso di frustrazione dello spettatore.
La regia è del capace e noto Chatrichalerm Yukol che dopo questo film dirigerà il classico The Legend of Suriyothai mentre il protagonista è interpretato dal famosissimo comico locale Udom Taepanich.