Tokusatsu – I telefilm giapponesi con effetti speciali dalle origini agli anni ottanta


In questo l’Italia è stata anche fortunata. Negli anni sono usciti numerosi libri, di alterna qualità, dedicati all’universo giapponese dei mostri giganti nel cinema, dal pionieristico Fant’Asia fino a Creature d’oriente. Nel regno di Godzilla e del fantastico giapponese, Godzilla – Il Re dei Mostri, Godzilla il Re dei Mostri (si, sono due libri diversi), Godzilla Contro Gamera – Storie dall’Isola dei Mostri ed altri.

Mancava però un volume interamente dedicato all’universo seriale del tokusatsu; stiamo parlando delle centinaia di serietv di fantascienza basate su super eroi, squadroni di combattenti, guerrieri giganti, robot, veicoli, mostri e effetti speciali.

A chiudere almeno parzialmente questo cerchio ci pensa Massimo Nicora, con Tokusatsu, i Telefilm Giapponesi con Effetti speciali dalle Origini agli Anni Ottanta. Di cosa parla il volume? Semplice, esattamente di quello che è scritto nel sottotitolo.

Lungo 360 pagine l’autore offre una panoramica del genere, dai titoli fondamentali a qualche outsider, dalle origini all’età d’oro, fermandosi agli ’80. Il che può apparire un limite del libro, visto che successivamente avverrà tutto l’affaire dei Power Rangers e il successivo revival postmoderno del genere fino ai recenti picchi per le piattaforme e ai reboot di Hideaki Anno.

Quindi? Quindi le origini, le pre-origini, Ultraman, Kamen Rider, sentai, kyodai heroes, la trilogia dei dinosauri, i toku semi animati e quelli di burattini, le riduzioni da manga. Che manca? Si ferma prima dei Metal Heroes, comunque citati.

Ma va bene così, il volume si rivela un progetto base da cui (ri)partire o da integrare o mappa per esplorare un qualcosa di poco noto in occidente ma entusiasmante. Nicora lo fa con piglio professionale, un’ottima capacità di scrittura e di dialettica che non appesantisce la lettura e una discreta completezza nei temi che affronta. Offre qualche informazione anche fresca a chi già sa di cosa si stia parlando ed è sicuramente un ottimo cicerone per i nuovi spettatori.

Fare le pulci ad un volume che abbraccia un argomento così ampio e mastodontico potrebbe essere fin troppo facile ma condividiamo le scelte dell’autore che restituisce una visione completa del tema. Certo, il fermarsi a quegli anni è un limite e forse è leggermente “fuori tema” nella sua estensione il seppur interessantissimo capitolo sulla supermarionaction inglese.

Ma il volume è assolutamente consigliato in quanto oggetto unico e a questo punto imprescindibile per il mercato italiano. E poi il portale Asian Feast è anche nella bibliografia e in nota, quindi un valore di merito in più.

In copertina Megaloman; non poteva essere altrimenti ma al contempo è una scelta meno banale di quanto avrebbe potuto essere. Quindi molto bene.