The Commitment

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The CommitmentNel modo più ingenuo possibile tre ragazzine vanno a pregare su di un altare sito davanti una casa abbandonata. L’altare è ben noto in zona per dei passati oscuri a cui le ragazze non fanno caso. Sono lì per fare un voto e chiedere agli spiriti il superamento di alcuni esami. Fanno promesse a vanvera e ritornano tranquillamente alla loro vita. Gli esami vanno bene e un fantasma (femminile) rancoroso arriva per prendersi il promesso perseguitando le ragazze fino alla morte. Peccato che nel corso del film accada ancora meno che in A Prova di Morte di Tarantino. La confezione sontuosa e patinata e i poster promozionali estremamente gore, nella migliore tradizione di Art of the Devil (e di tanto cinema horror thailandese contemporaneo) avevano creato ben altre aspettative. Invece il nulla, anche nel ritmo. Il fantasma continua ad apparire dove non dovrebbe ma puntualmente anticipato dallo spettatore con uno scarto netto di almeno quindici secondi, il gore promesso latita, e alla fine rimane davvero, davvero poco.

Si rivela quindi come un horror del tutto trascurabile ma fonte di legittimi interrogativi. Il genere in Thailandia è nella sua più grande fase esplosiva e negli ultimi anni sono stati prodotti decine di esemplari. Più del solito però bisogna assolutamente fare attenzione perchè per pochi film davvero degni di nota, vengono realizzate decine di porcherie per la sala e il video (come ovunque, d’altronde). La caccia al film d’oro è quindi particolarmente serrata ma, come per il caso di Dorm, capace di donare una grossa gratificazione.
Pinsuda Tanpairoh, una delle tre protagoniste, era la sensuale ragazzina di Sars Wars.