Vikram

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Ce lo ricorderemo il 2022, che per il cinema indiano è stato il 1979/80 del cinema di Hong Kong. O almeno così auspichiamo. Una pletora di innovativo cinema d’azione roboante ha invaso le sale macinando incassi e conquistando anche l’occidente con RRR di S. S. Rajamouli.

Vikram si allontana dai maggiori titoli dell’anno, dai big timer tipo Pushpa e K. G. F. e dai colossal iper effettati come RRR e Brahmastra. Si cala invece nel poliziesco/noir più verosimile, raziona le sequenze musicali, libera una lunga sceneggiatura farcita di svolte, personaggi e twist, e ad una leggera ironia palpabile alterna una inaspettata dose di violenza e perturbante sopra la media; gambe che volano via, nani che tranciano tendini dei piedi con delle tronchesi, sgozzamenti continui, macellerie assortite e alcune monumentali sequenze d’azione a cui ormai cominciamo quasi ad abituarci.

Un’altro elemento che comincia ad emergere, come ci ha suggerito Anurag Kashiap nella recente intervista rilasciata a noi di AF, è il profilarsi di eroi/super eroi senza maschera in un contesto spesso verosimile e soprattutto quello che sembra configurarsi come un prossimo universo cinematografico condiviso di franchise, personaggi ed eroi.

In questo caso ci troviamo di fronte ad una sorta di “remake spirituale” di un film omonimo del 1986 (il cui attore protagonista -qui riconfermato al suo 232esimo film della carriera- è anche produttore) e nel secondo capitolo del “Lokesh Cinematic Universe” (dal nome del regista) dopo il primo, interessante, capitolo intitolato Kaithi uscito nel 2019 e che con questo condivide alcune figure del cast in cameo più o meno espliciti.

La polizia indaga su un gruppo di vigilantes mascherati che uccide poliziotti a sangue freddo. Il tutto inizierà a imbrigliarsi in complesse svolte narrative al servizio di refrigeranti sequenze d’azione. C’è una moderna rielaborazione del “drunken kung fu” di Hong Kong, scene marziali innovative e alcune sparatorie totalmente fuori da ogni scala tra cui il gran finale in cui il protagonista, solo, combatte un esercito di nemici a colpi di cannone e di un devastante M2 Browning. Una sorta di aggiornamento all’ennesima potenza del nostro Django.

Anche Vikram ha battuto alcuni record tra cui secondo film in lingua tamil dell’anno e quarto incasso in lingua tamil di tutti i tempi. All’uscita è anche il ventitreesimo incasso di sempre in India.