CLASSIFICA: IL MEGLIO DEL 2022 IN ASIA


Un’altra annata particolare, di quelle che ci ripensi e non ti viene in mente nulla, poi dati alla mano ti rendi conto di tanti film di altissimo livello e di alcuni bilanci che andiamo rapidamente a riassumere. Giappone di routine con alcuni picchi, non fosse per uno slancio del nuovo tokusatsu “d’autore” che ci ha proposto alcuni oggetti molto interessanti (Kamen Rider Black Sun, Shin Ultraman). Corea stabile tra successi prevedibili e delusioni imprevedibili. La Cina in crisi Covid si dedica alle piattaforme, propone meno blockbuster eccessivi ma film ricchi più elaborati e continua a lavorare con un grande successo qualitativo al cinema d’autore e di animazione. Hong Kong rifiorisce con dei titoli più riusciti del solito e due (Warriors of Future e Table for Six) che sono diventati i maggiori incassi della storia in loco. Sussulti positivi dal sud est asiatico mediamente lineare ma con qualche film, spesso figlio di co-produzioni tra più paesi, che lascia il segno. Infine l’India. Mai come quest’anno abbiamo avuto tanti film degni di nota, tali da creare un precedente che ci spinge a guardare sempre di più al cinema di questo paese, nella speranza continui a crescere a questo ritmo. Il 2022 è stato l’anno dell’India (e della Spagna), senza dubbio.

Segue la nostra classica lista con i titoli che più ci hanno coinvolto, sempre in virtù dell’innovazione, della creatività, dell’emozione, sorpresa, e talento. Non sono in ordine di preferenza ma alfabetico. Successivamente, come sempre, aggiungiamo altri titoli degnissimi di nota e menzioni speciali.

 

BROKER (Hirokazu Koreeda, Corea del Sud)

Sullo stile di Shoplifters, il regista giapponese va in trasferta in Corea del Sud, con un film in concorso al Festival di Cannes.

DECISION TO LEAVE (Park Chan-wook, Corea del Sud)

Il regista coreano dirige uno dei suoi film migliori con una regia a livelli impressionanti e impensabili. In aria di capolavoro. Al Festival di Cannes.

I AM WHAT I AM (Sun Haipeng, Cina)

La Cina continua a dare moltissimo con il cinema di animazione. Questo è un film per ragazzi ma con temi disperati e amarissimi; al contempo ironico e con citazioni a Stephen Chow e Viaggio in Occidente. Un oggetto stupendo, visto al Far East Film Festival.

MEMORIA (Apichatpong Weerasethakul, Thailandia)

Il regista adotta una co-produzione e una super star di fama internazionale come Tilda Swinton e ci restituisce un’opera difficile e affascinante. Premio della giuria al Festival di Cannes.

ONE FOR THE ROAD (Nattawut Poonpiriya, Thailandia)

Probabilmente l’unico film della storia la cui struttura narrativa è costruita come un’audiocassetta. Difficile da spiegare. Dal regista di Bad Genius. Prodotto da Wong Kar-wai. L’abbiamo amato tantissimo. Visto al Far East Film Festival.

PUSHPA: THE RISE (Sukumar, India)

Nulla di che. Solo le migliori scene d’azione dell’anno. Maggiore incasso dell’anno (2021) in India.

RETURN TO DUST (Li Ruijun, Cina)

Delizioso racconto rurale, romantico, lucido, commovente. Grande cinema d’autore cinese poco di maniera. Al Festival di Berlino e al Far East Film Festival.

RRR (S. S. Rajamouli, India)

Il cavallo di troia che ha finalmente aperto le porte (e gli occhi) all’occidente nei confronti del nuovo cinema di genere indiano. Epico e incredibile.

SHIN ULTRAMAN (Shinji Higuchi, Hideaki Anno, Giappone)

I reboot, quelli fatti bene. Divertentissimo e adorabile.

TENDER IS THE NIGHT, l’episodio di Patrick Tam del film SEPTET (Sammo Hung Kam-Bo, Ann Hui On-Wah, Patrick Tam Kar-Ming, Yuen Wo-Ping, Johnnie To Kei-Fung, Ringo Lam Ling-Tung, Tsui Hark, Hong Kong)

Si distacca dagli altri sei episodi e la mano del suo autore è riconoscibilissima. Intimo e commovente.

 

Altri film interessanti che vogliamo menzionare:

The Sadness (Rob Jabbaz, Taiwan)

Too Cool to Kill (Xing Wenxiong, Cina)

-Vikram (Lokesh Kanagaraj, India)

-Table for Six (Sunny Chan, Hong Kong)

-Detective VS. Sleuths (Wai Ka-fai, Hong Kong)

-Noise (Ryūichi Hiroki, Giappone)

-Anita (Longmond Leung Lok-Man, Hong Kong)

-Vengeance Is Mine, All Others Pay Cash (Edwin, Indonesia)

-K.G.F: Chapter 2 (Prashanth Neel, India)

-Perhaps Love (Jo Eun-ji, Corea del Sud)

-Firefly in the Sun (Dai Mo, Cina)

Maanaadu (Venkat Prabhu, India)

-Missing (Shinzo Katayama, Giappone)

-New Gods: Yang Jian (Ji Zhao, Cina)

-The Great Director (Xu Lei, Cina)

Yokai Daisenso: Guardians (Miike Takashi, Giappone)

Hostage: Missing Celebrity (Pil Kam-sung, Corea del Sud)

-Beauty Water (Kyung-hun Cho, Corea del Sud)

 

Menzione speciale:

Kamen Rider Black Sun (Kazuya Shiraishi, Giappone)
Connect (Miike Takashi, Corea del Sud)